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Pd, Susanna Camusso: "Parlare solo di armi...", partito nel caos

Susanna Camusso

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Il Pd si è spaccato in Senato sul "decreto Ucraina", che proroga fino al 31 dicembre 2023 la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative di Kiev. Nelle file del Partito democratico hanno votato contro i senatori dem Andrea Giorgis e Valeria Valente. E si sono astenuti le senatrici Susanna Camusso e Vincenza Rando.  

"Ho scelto di astenermi dal voto per la ragione più semplice del mondo: non sono convinta che fornendo armi si svolti verso la pace tanto più che dopo quasi un anno questa è l’unica strategia". La Camusso spiega così la sua scelta di astenersi: "Penso che parlare solo di armi alimenti la guerra e credo che l’Europa abbia una straordinaria corresponsabilità: domandarsi come pensa di coesistere in questo continente geografico".

"Sono eletta nelle liste di Italia democratica e progressista ma sono indipendente", sottolinea Susanna Camusso. "Ho comunicato la mia decisione perché è corretto in una dinamica di gruppo parlamentare farlo, ma erano già note le mie posizioni, non è stata una sorpresa per nessuno". Piuttosto, "mi stupisce che ci siano altri che hanno interesse e desiderio a montare polemiche, di cui non capisco il senso", conclude con riferimento al commento critico di Raffaella Paita, Az-Iv, sui no per errore e le astensioni al voto di alcuni senatori Pd.

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