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Casa, l'allarme: "Arriva la patrimoniale camuffata", chi è rovinato

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L'ultima direttiva europea sulla casa non piace al governo. Oggetto della discordia le prestazioni energetiche degli edifici. Il testo, partito ormai più di un anno fa, dovrebbe esser votato nelle prossime settimane. Intanto, però, è scoppiata la polemica. Soprattutto da parte di FdI, che decide ora di salire sulle barricate. Il capogruppo del partito alla Camera, Tommaso Foti, ha già depositato una risoluzione in Parlamento "per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l'approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani", ha scritto in una nota.

Nel testo, Foti ricorda che la modifica alla direttiva presenta "una serie di norme che dispongono interventi obbligatori sugli immobili volti a fare scomparire quelli con ridotte prestazioni energetiche, secondo una tempistica troppo ravvicinata e senza prendere in dovuta considerazione le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano". A preoccupare il deputato di FdI, che raccoglie l'allarme lanciato dai costruttori e dai proprietari di case, è la proposta di compromesso che prevede che "gli edifici residenziali e le unità immobiliari dovranno raggiungere dal 1° gennaio 2030 almeno la classe energetica E, e dal 1° gennaio 2033 almeno la classe di prestazione energetica D". Salti che - come riporta Repubblica - richiederebbero un taglio dei consumi energetici del 25% con lavori importanti come cappotto termico, infissi, caldaie. Fino ad arrivare allo status di emissioni zero nel 2050.

Stando ai dati dell'Ance, insomma, se la proposta di direttiva non dovesse essere modificata, si stima che dovranno essere ristrutturati oltre nove milioni di edifici residenziali. Il provvedimento, comunque, dovrebbe escludere gli edifici di interesse storico, le seconde case e le abitazioni indipendenti inferiori a 50 metri quadri. Per il partito della premier "si va verso la direzione di una tassazione eco-patrimoniale". Della stessa idea, quella di una "patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari", è anche Confedilizia.

 

 

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