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"Avevamo dato il segnale". Meloni, cos'è successo prima dell'arresto del boss

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Giorgia Meloni soddisfatta. Ai microfoni di Fuori dal Coro, programma di Mario Giordano in onda martedì 17 gennaio su Rete 4, il premier esulta per l'arresto di Matteo Messina Denaro. "Si vince soprattutto con una diversa presenza dello Stato" sui territori "che non vuol dire semplicemente la presenza delle forze ordine, dei presidi di sicurezza e legalità. Ma significa soprattutto una capacità di dare risposte alla disperazione della gente". 

 

 

E l'esecutivo da lei guidato sta andando in questa direzione. "Credo - prosegue - che il primo provvedimento del nostro governo, ossia quello contro la mafia, il carcere ostativo dica qual è il nostro segnale". Insomma, la leader di Fratelli d'Italia non nasconde una certa gratificazione: "È una grande vittoria dello Stato. Lo considero un giorno di festa per le persone perbene, un giorno di festa per le famiglie delle vittime della mafia, lo considero un giorno da ricordare per tutti quegli uomini e quelle donne che nel silenzio 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno, lavorano su questo. Perché questi risultati si raggiungono solo grazie al fatto che esistono uomini e donne che danno anche la loro vita per raggiungere questi obiettivi".

 

 

Nello spiegare a sua figlia Ginevra quanto accaduto, la Meloni direbbe così: "I buoni alla fine vincono sempre. A una bambina di sei anni lo si spiega così". In ogni caso, tiene a precisare, l'arresto "non rappresenta la vittoria della guerra ma certo è fondamentale e dimostra che le cose si possono cambiare, che lo Stato vince, che l’Italia vince. Un insegnamento importante – conclude – per i nostri figli, che devono sapere che questo obiettivo si può raggiungere".

 

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