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Salvini, "ci mancavano loro a rompere le pa***": chi finisce nel mirino

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"Ci mancavano gli anarchici a rompere le pa***": Matteo Salvini commenta così i disordini e gli attacchi alle sedi diplomatiche italiane all'estero, per cui si starebbe indagando soprattutto la pista anarchica. Il suo è un vero e proprio sfogo. Intervenuto a Varese a sostegno della ricandidatura del governatore lombardo Attilio Fontana, il leader della Lega ha detto: "Cortei a Roma, una molotov contro l’ufficio della Polizia, si sono asserragliati in un garage e ci rimanessero in quel garage, hanno mandato un proiettile al direttore del quotidiano Il Tirreno a cui va la mia solidarietà".

"Io penso che si è portata anche troppa pazienza con i violenti - ha continuato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -. Chi usa la violenza deve andare in galera senza se e senza ma, quelli non sono manifestanti ma sono delinquenti". Poi ha parlato anche delle regionali: "Guardate come si stanno dando di santa ragione il Pd, i 5 Stelle, il Potere al Popolo. Il 12 e il 13 febbraio può essere un voto per Varese e la Lombardia, ma può darci anche più forza non al governo, dove andiamo d’amore e d’accordo con Giorgia e con Silvio, ma a Bruxelles dove negli anni passati c’erano governi più distratti, accondiscendenti e silenziosi che hanno messo giù dei progetti che sarebbero devastanti per la Lombardia e l’intera Italia".

Continuando a parlare del governo di cui fa parte, poi, Salvini ha aggiunto: "Noi lavoreremo d’amore e d’accordo per cinque anni, senza litigi o disaccordi. Ognuno manterrà la parola data e alla fine della legislatura avremo una repubblica federale e presidenziale, più moderna, efficiente e meritocratica".
 

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