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Elly Schlein, profezia-Feltri: "Pd? Verrà cacciata a calci nei glutei"

 Elly Schlein

Vittorio Feltri
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Il problema non è Elly Schlein nuova segretaria del Pd, ma ciò che lei rappresenta: il peggio della peggior sinistra, quella con venature antiche che non è mai riuscita a cavare un ragno dal buco. Il problema è che la gentile signora non essendo capace di eliminare la povertà, impresa titanica, si è lanciata nella battaglia alla ricchezza, dimenticandosi di essere una borghesona imbottita di denaro svizzero, notoriamente inattaccabile. Non si capisce perché a lei stanno sul gozzo i suoi simili, gli abbienti ai quali vorrebbe infliggere una elegante patrimoniale. Tu hai due appartamenti e un milione di euro in banca? Troppa roba. Devi essere punito con una gabella da strozzo. Ottima idea del cavolo. A cui se ne aggiunge un’altra altrettanto afflittiva: aumentare la tassa di successione. Faccio il mio caso simile a quello di una massa di italiani.

 

 

Questo: lavoro da oltre sessant’anni, ho sempre speso meno di quanto guadagnavo per cui dispongo di un discreto patrimonio che difficilmente potrei portarmi nella bara. Ovvio che intendo lasciarlo ai miei figli, secondo tradizione antica. Nossignori. La vispa Elly ai miei eredi, che vogliano appropriarsi della mia donazione, intende imporre una tassa folle tale da amputare il capitale mediante una sorta di furto legalizzato. Non bastasse, madame ha la fissa dell’antifascismo ignorando che la storia ha già provveduto a seppellire le camicie nere e perfino l’olio di ricino che pure gioverebbe agli intestini pigri dei compagni.

Di fatto Schlein ha rilanciato la moda delle bandiere rosse arricchite dalla falce e martello, un simbolo equiparato ai vomitivi prodotti dal regime stalinista. Visibile a occhio nudo poi la sua simpatia corroborata dall’affetto per gli anarchici che vanno in piazza e mettono a soqquadro tutto ciò che capita loro a tiro per solidarizzare con Cospito.

 

 

Non sfugge neppure il suo tenero appoggio ai palestinesi, benché il padre della signorina sia o fosse ebreo. Siamo di fronte a un personaggio inquietante che sembra la sorella maggiore di Greta Thunberg, la ragazzina ignorante (ha abbandonato la scuola per fare comizi verdi) che vuole insegnare agli scienziati come salvare il mondo minacciato dai fantasmi del cambiamento del clima. Ormai il Pd è attrezzato per sprofondare nel burrone della stoltezza, a confronto della quale quella di Letta era soltanto un debole surrogato. Intanto la sconfitta della povertà resta un sogno ingenuo, anzi un incubo da cui la segretaria si libererà quando i progressisti, molto presto, la cacceranno a calci nei glutei.

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