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Bisignani, Joe Biden e "l'ultimo gesto d'amore" chiesto a Meloni: il retroscena

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Come ogni domenica, la parola a "l'uomo che sussurra ai potenti", ovvero Luigi Bisignani, il quale si spende nel consueto intervento su Il Tempo, il quotidiano capitolino dove snocciola informazioni riservate che trapelano dalle Sacre Stanze. E, in questo caso, le informazioni riservate portano da Palazzo Chigi alla Casa Bianca e viceversa.

Già, perché Bisignani scrive: "AAA cercasi prove d’amore (ulteriori) tra Joe e Giorgia. Quelle che il presidente americano Biden pretende da Meloni per essere finalmente definitivamente ammessa nella stanza ovale alla Casa Bianca". Insomma, l'uomo che sussurra ai potenti parla del rapporto tra Giorgia Meloni e Joe Biden. E riferendosi a quest'ultimo, spiega: "Le concessioni fornite in quasi un anno di governo, infatti, non gli sono bastate. Dopo l’immediata posizione atlantista 'senza se e senza ma' sull'Ucraina e la presa di distanze dai conservatori americani, Biden ora vuole dalla sua 'amica italiana' e, soprattutto, dai soci della 'maggioranza Giorgia' l’ultimo gesto d’amore: quello di non rinnovare l'accordo con la Cina sulla Via della seta", rivela Bisignani 

 

 

Scelta non semplicissima, perché come ricorda sempre Bisignani "ciò comporterebbe pesanti ricadute commerciali sull'economia italiana, privando molte imprese nazionali di una quota di esportazioni di non poco conto verso Oriente". Ma tant'è, questo è quanto sarebbe stato messo sul piatto da Joe Biden.

Una situazione non semplice, per Giorgia Meloni. Né ora né in prospettiva. Già, perché nel 2024 ci saranno le elezioni negli Stati Uniti. E potrebbe essere una sfida tra Joe Biden e Donald Trump. Dunque Bisignani si interroga: "Cosa potrebbe succedere se a vincere le elezioni fosse quest’ultimo?", ovvero il tycoon ed ex presidente degli Usa. "Difficilmente Meloni verrebbe perdonata per la 'sbandata' democratica, per aver disertato le ultime conferenze Cpac e per aver rinnegato la sua iniziale simpatia per l’ex presidente Usa quando ancora nel 2020, al 'National prayer breakfast', affermava Trump è un modello", conclude Luigi Bisignani avvertendo il premier circa le insidie che potrebbero attenderla.

 

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