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Calenda, bomba su Renzi: "Mi sembra che...", la 'proposta indecente' dell'ex premier

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Lo strappo non si ricuce più. Il Terzo Polo è solo un lontano ricordo. Lo mette nero su bianco Carlo Calenda, allontanando l'ipotesi di riprovare l'alleanza con Italia Viva di Matteo Renzi. "C'è stato un certo punto in cui avevo promesso di fare un partito unico dei liberal democratici, ma a un certo punto Matteo Renzi ha cambiato idea" e ora "siamo due partiti separati che cooperano in Parlamento su alcune cose, fine".

 

 

Ospite de L'Aria che tira nella puntata di martedì 18 luglio su La7, il leader di Azione svela il piano in vista delle Europee. "A questo punto - ammette - il discorso sulle europee lo faremo con tutti i partiti dell'area Renew, tenendo anche conto dei rapporti che si sono sviluppati e anche dell'indirizzo politico di Iv che mi sembra di avvicinamento alla coalizione di governo". 

 

 

Insomma, a detta di Calenda i due si muovono su strade differenti. E questo anche se entrambi i partiti, visti i sondaggi, non possono dormire sonni tranquilli. "Lo sbarramento è l'ultimo dei problemi - tiene comunque a precisare ai microfoni di Francesco Magnani -. Abbiamo fatto le elezioni politiche partendo da zero e ottenendo l'8 per cento. Alle europee faremo un discorso con tutta l'area liberal-democratrica di Renew e con +Europa". Quanto ai nuovi ingressi in Azione, l'ex ministro assicura che "non 'c'è alcun calcio mercato", facendo l'esempio di Alessio D'Amato che "ha posto un problema politico alla Schlein sulla linea apolitica del Pd, non ha avuto risposte e si è unito per costruire questo partito riformista. Se persone di qualità vogliono venire l'accogliamo a braccia aperte". 

 

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