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Arianna Meloni, Storace contro la sinistra: pensate alle famiglie vostre

Francesco Storace
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Insopportabile. È davvero scema la polemica sorta d’estate attorno all’incarico di Arianna Meloni. Glielo ha conferito la sorella non alle Nazioni Unite o a Palazzo Chigi, ma all’interno di Fratelli d’Italia. Non è a carico nostro. Ogni giorno articoloni per dileggiare, credo che la misura sia colma. Lo scrivo da non iscritto a Fdi e da buon amico di Matteo Salvini. Giorgia Meloni non la incontro da una vita, qualche messaggino ogni tanto, ma verrebbe da suggerirle un “me ne frego” grande come una casa, anche se non si può più...

 

 

 

Arianna Meloni, che conosco da tempo immemorabile, lavora politicamente per il suo partito. E nel suo partito nessuno protesta per l’incarico di capo della segreteria politica assieme alla direzione del tesseramento. La richiesta che alcuni parlamentari fanno di un congresso non pare certamente legata alla sua nomina. Almeno ai tempi miei i congressi non si chiedevano per un incarico interno. Ma quel che più fa indignare è Elly Schlein che pensa di fare la spiritosa con la battutona sul “partito personale”. Con più efficace sense of humour potremmo rinfacciarle la famiglia De Luca (due stipendioni pubblici in due, tra regione Campania e Camera dei Deputati, ma sono famiglie diverse, si dirà, e comunque lei non li sopporta, questo è l’alibi dei suoi).

 

 

 

Però c’è un suo capo tifoso come Dario Franceschini che in Parlamento ci ha portato la moglie, Michela De Biase. Camere separate, per carità, lui al Senato e lei alla Camera, ma sempre bei stipendi sono. Non eletti, ma nominati. Arianna Meloni non è a carico nostro. Idem per l’alleato Nicola Fratoianni. Che assieme ad Angelo Bonelli non ha solo combinato il disastro Soumahoro. Ma ha caricato sul partito la consorte Elisabetta Piccolotti. Entrambi a Montecitorio. Sono davvero inseparabili. Dicono, giustificano, farfugliano i loro compagni. Ma “loro due sono militanti”.

 

 

 

Bene: allora piazzatele al posto dei mariti. Vi battete per il salario minimo ma pretendete quello doppio (e pure di più)? Cosa è? Reddito di militanza? Questa roba non si può guardare (E vale anche per le coppie che si fidanzano in Parlamento da versanti persino opposti: vi abbiamo eletti per combattere gli avversari non per sbaciucchiarli). Etica, per favore. Arianna Meloni l’ho vista attaccare manifesti; certi e certe parlamentari mai. Arianna è solo un pretesto per chi non è ancora soddisfatto dalle politiche di governo. È il bersaglio facile per chi non vede ancora realizzati i programmi che ha votato. Ma che a far lezione sia la sinistra è davvero insopportabile. Tacete, se ci riuscite. 

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