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Lucia Annunziata scuote Elly Schlein: "La cosa buona che dovrebbe fare"

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Lucia Annunziata scuote Elly Schlein. Strano ma vero l'ex conduttrice di Mezz'ora in più esorta la leader del Pd. D'altronde, che la dem sia poco incisiva nella vita politica non è una novità. In questo caso la giornalista sembra apprezzare l'idea del premier di andare a Napoli, là dove si è consumato l'ennesimo stupro. "Che dire? È una buona cosa, sì, che Giorgia Meloni vada a Caivano, come gli ha chiesto il buon Padre, l’eroico Don Patriciello. E sarebbe una cosa ancora più buona se, insieme alla premier, a Caivano e a Palermo ci andasse anche Elly Schlein: la presidente del Consiglio e la leader dell’opposizione, fianco a fianco, almeno per guardare negli occhi l’orrore. Magari con il Papa, come ha proposto lo stesso Don Patriciello. Le due donne più importanti della politica italiana". Un vero e proprio appello quello della Annunziata apparso sulle pagine de La Stampa.

 

 

"Buona cosa, sì, a patto di sapere che c’è il rischio altissimo di ridurre tutto questo dolore all’ennesima bandierina di una buona mossa simbolica, a beneficio più di chi la fa che delle vittime. Ogni volta che si parla di misure a favore delle donne, tremo. Per paura del gesto consolatorio, per paura dell’autoassoluzione ottenuta con un bel corteo, e, ancora di più, per paura di veder le donne diventare un dossier – tipo 'Stati Generali della natività' o 'Piano del governo sulla natalità'. Come se avere figli fosse – solo – questione di riduzione delle tasse e strutture sociali. Come se gli stupri fossero – solo – questione di mancanza di scolarizzazione e degrado urbano".

 

 

Quella di Caivano sembra una tragedia annunciata. Da tempo il Parco Verde, quello dove sono state stuprate le due cuginette, è considerato il luogo "abbandonato dallo Stato". Da qui la richiesta di don Maurizio Patriciello, il parroco anti-clan, al presidente del Consiglio. Alla base di ogni stupro "nei quartieri degradati" per la Annunziata "c’è un processo nei livelli alti della società, che opera per continuare a tenere le donne in serie B. Un processo di svilimento intellettuale, che è molto più pulito, non lascia sangue e squarci, ma mantiene viva, dalla cima della piramide in giù, la fiamma della disistima nei confronti delle donne. Alle quali, diciamolo, oggi nella nostra società è permesso quasi tutto. Meno che essere “ascoltate” in quanto autorevoli. Meno che 'pesare' nella definizione dello spazio pubblico (…) E Meloni e Schlein, come altre prima di loro, lo sanno sulla loro pelle. L’autorevolezza per le donne, anche nell’avanzato Occidente, è una chimera".

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