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Quarta Repubblica, Mieli stronca i sogni del Pd: "Meloni ancora al 30%, un dato importante"

Roberto Tortora
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La sinistra se ne faccia una ragione: la spallata che credeva di dare agli avversari attraverso le ultime notizie di gossip sul premier Giorgia Meloni non ha avuto gli effetti desiderati nel gradimento degli italiani. Secondo un sondaggio fatto dalla società Tecnè, infatti, se oggi si tornasse alle urne il primo partito ad essere votato sarebbe sempre “Fratelli d’Italia” che si assesta al 29% del gradimento. Insomma, il partito della Meloni continua a crescere. 

L’affaire Giambruno, quindi, non ha avuto l’effetto che i sinistri speravano, cioè minare il consenso di un partito attaccato per vicende private. E a constatare la circostanza è anche Paolo Mieli, giornalista ed ex direttore del Corriere della Sera, che valuta con obiettività la situazione. E non solo, ha anche fatto i complimenti a Giorgia Meloni per come ha reagito dopo i video dei fuorionda dell’ex-compagno pubblicati da Striscia La Notizia: "Tutti siamo rimasti turbati per la sua forza e il suo coraggio. Quando ho letto quel post mi sono emozionato e ci ho letto dentro molte cose. Chapeau". E ancora, in riferimento al sondaggio, Mieli ha aggiunto: "Un Presidente del Consiglio che ha avuto un anno così difficile e si trova ancora al 30% nei sondaggi è un dato importante". E inequivocabile, aggiungiamo.

 

Il primo riferimento di Mieli è al tweet pubblicato da Giorgia Meloni, una volta esploso lo scoop: "La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto. Difenderò quello che siamo stati, difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo. Ps. tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”. 

Fratelli d’Italia, quindi, resta il primo partito in Italia, seguito a debita distanza dal Pd che tocca il 19,7 % e seguito a ruota dal Movimento 5 Stelle che ha ormai soltanto il 16,2% delle preferenze. Gli altri due partiti di governo, Forza Italia e Lega, fanno registrare rispettivamente 9,9% e 9,2% ma precedono ugualmente tutti gli altri partiti minori della sinistra.

 

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