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De Luca contro Schlein: "Tre passaporti, bizzarro". Un clamoroso sospetto

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Se non fosse il potentissimo governatore della Campania, Vincenzo De Luca avrebbe potuto coltivare il suo innato talento per la satira politica. Con un target preferito: il Pd, che sulla carta è il suo partito. A giudicare dagli insulti che l'ex sindaco di Salerno sta rovesciando sui dirigenti democratici da qualche mese, viene da chiedersi: per quanto ancora?

Dopo aver picchiato duro contro la segretaria Elly Schlein nel suo ultimo libro Nonostante il Pd (titolo che è tutto un programma) ed essere stato intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove, De Luca ha presenziato a Roma all'ennesima tappa del tour promozionale per la sua fatica editoriale ed è tornato a bombardare il primo partito della sinistra italiana. La sua lista degli insulti al Pd, ricorda sadicamente il Fatto quotidiano, "è lunga, sofisticata e in continuo aggiornamento. Opportunisti, ipocriti, dementi, tristi, miserabili, presuntuosi, cafoni, 'pipì', anime morte".

Si parte da una questione personale molto politica, la disputa sulla ricandidatura a governatore: "Il limite di due mandati è una grande palla inventata dal Pd per attaccare De Luca – dice parlando di sé in terza persona –. Luca Zaia sta svolgendo in pace il suo terzo mandato senza che il Pd o nessun altro abbia avuto niente da dire. Il terzo mandato darebbe la parola ai cittadini, chi fa resistenza su questo è un partito di idioti".

"Al Nazareno - prosegue - c’è gente che ha 3, 4, 5, 6, 7 mandati e non si dice niente. Pure Elena (al posto di Elly) Schlein è stata eletta al Parlamento europeo, alla regione Emilia-Romagna e al Parlamento nazionale. È assolutamente normale”. Sulla segretaria sottolinea poi polemicamente i tre passaporti, italiano, statunitense e svizzero: "È solo un elemento di cronaca –ma lo trovo un fatto bizzarro. Chi ha un ruolo politico deve prendere decisioni sulla base dell’esclusivo interesse nazionale". .

La sua guerra ai papaveri del partito sembra ormai senza quartiere: "Se mi trovo di fronte dei pinguini che sono entrati da tre mesi nel Pd e parlano come statisti, mi innervosisco. È gente priva di un prerequisito fondamentale per chi fa politica, la buona educazione. In alcuni casi si aggiunge la totale stupidità. Bisogna rispettare una persona più anziana, il suo lavoro e i suoi sacrifici". Se Schlein e i suoi fedelissimi "non danno in fretta risposte politiche, ad archiviarli ci penserà la gente".

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