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Pagnoncelli, il sondaggio sul premierato: quanti sono gli italiani a favore

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Non c'è solo il governo a volere il premierato. A favore della riforma costituzionale che vede l'elezione diretta del presidente del Consiglio anche gli italiani. A confermarlo il sondaggio Ipsos. Seppur con una lieve maggioranza, il 32,9 per cento ha espresso gradimento sulla riforma, mentre il 31,5 per cento è del parere opposto. Stando alle cifre apparse sulle colonne del Corriere della Sera, a incidere è la larga fetta di indecisi o - nel caso del restante 36,1 per cento - chi preferisce non rispondere.

Scendendo nei dettagli, per il 36,3 per cento degli intervistati l’elezione diretta del premier rappresenterebbe per l’Italia una scelta più democratica. D'altronde permetterebbe ai cittadini di esprimere la loro preferenza. Più titubante il 36,2 per cento per cui si tratta di una scelta rischiosa. Il motivo? L'elezione di presidenti non del tutto all'altezza del ruolo. Anche in questo caso la percentuale di indecisi è considerevole: 27,5 per cento.

 

 

In ogni caso la prova del nove sarà il Parlamento. E, se in Aula la riforma non dovesse passare, ecco che si arriverà al referendum. Sempre secondo la rilevazione di Nando Pagnoncelli, il premierato riuscirebbe ad avere la meglio nelle urne. Il responso? Uno smacco alle polemiche di sinistra. Il 35,2 per cento voterebbe per approvare la riforma, il 22,5 per cento voterebbe no e il 42,2 per cento non sa o non indica.  Infine, spiega Pagnoncelli, si ritiene che gli elettori voterebbero un po’ più pensando alla volontà di appoggiare o bocciare il governo che la propone (33,3 per cento) che non esprimendosi nel merito dei contenuti (28,9). 

 

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