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Sondaggio Supermedia, fallisce l'assalto femminista: FdI sale ancora

Alberto Busacca
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Non un voto di meno. Non ha portato a niente la campagna femminista contro Giorgia Meloni e contro il patriarcato di governo. Non un voto di meno. Fratelli d’Italia non perde neanche un elettore e il centrodestra nel suo complesso addirittura cresce. Non un voto di meno. Nonostante le abbiano provate tutte per colpire la maggioranza, arrivando perfino a strumentalizzare la morte di Giulia Cecchettin...

Riavvolgiamo il nastro e torniamo a sabato 18 novembre, giorno del ritrovamento del corpo di Giulia. Subito, da sinistra, è partito un incomprensibile attacco contro il centrodestra, con Laura Boldrini che attaccava: «Chi potrebbe e dovrebbe si rifiuta di investire in prevenzione, mentre nella maggioranza c’è chi definisce l’educazione sessuale e all’affettività “una porcheria”». Da lì in poi è stato un crescendo: in televisione e sui giornali si sono susseguiti i processi contro la “destra patriarcale”, il corteo di Non una di meno si è trasformato in una manifestazione contro il governo (e contro Israele) e perfino Libero è stato preso di mira con una protesta sotto la redazione e l’accusa di essere un giornale di «fascisti, razzisti e omofobi».

 

 

 

La lotta contro la violenza sulle donne sembrava essere diventata un’esclusiva della sinistra (ma perché?), e chi osava criticare certe posizioni dei compagni veniva trattato nel migliore dei casi come un troglodita sessista e nel peggiore come un criminale, complice dei femminicidi. L’obiettivo era chiaro: colpire Giorgia Meloni e la sua maggioranza lanciando l’ennesimo allarme infondato...

 

 

 

Bè, la notizia adesso è che gli italiani non ci sono cascati. La Supermedia Agi/Youtrend di questa settimana, infatti, non lascia dubbi: Fratelli d’Italia resta ampiamente primo partito col 29%, stabile rispetto a due settimane fa. Le cose vanno anche meglio agli altri partiti della coalizione, con Forza Italia che cresce dello 0,2% arrivando al 7,4% e la Lega che guadagna mezzo punto toccando il 9,3%. Nel complesso, quindi, il centrodestra sale di quasi un punto, raggiungendo il 47%...

 

 

 

E la sinistra? La sinistra che ha cavalcato i femminicidi per motivi politici, come è andata? Non bene, in realtà. Il Partito democratico perde un altro 0,1% e col 19,3% fa segnare ancora una volta il dato peggiore dalla vittoria di Elly Schlein alle primarie. Male anche il Movimento Cinque Stelle, che perde mezzo punto e scende sotto il 16% (per la precisione è al 15,7%). Non può sorridere nemmeno l’alleanza Verdi-Sinistra, che cala dello 0,1 e resta lì col suo misero 3,4% (ed è difficile pensare che le accuse di maschilismo rivolte a Bonelli possano migliorare le cose...). E quindi? Cosa ci dicono questi numeri? Che gli uomini e le donne del nostro Paese sono a favore del sessismo e del patriarcato? No, assolutamente. Ci dicono semplicemente che gli uomini e le donne del nostro Paese hanno ormai imparato a riconoscere le balle della sinistra... 

 

 

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