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Atreju, bufera su Paolo Corsini per le frasi su Schlein e FdI

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Una bufera su Paolo Corsini, direttore Approfondimento della Rai. Bufera innescata da alcune sue dichiarazioni ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia, parole pronunciate nel corso dell'incontro che ha inaugurato l'evento nella serata di giovedì, panel al quale oltre a Corsini prendevano parte Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento, il deputato Francesco Filini e Marco Silvestroni.

Il punto è che Corsini ha criticato Elly Schlein per il rifiuto di confrontarsi ad Atreju: "Forse nell'era dei social è più facile cercare un po' di like che dibattere nel merito. Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di che colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi", ha detto Corsini. E ancora, polemiche per il fatto che Corsini abbia detto: "Come sta il nostro partito?". E il riferimento sarebbe stato a FdI.

Dopo queste parole, il Pd ha subito gridato alle dimissioni, lo ha fatto con Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e Cultura del partito. Dunque l'intervento di Marinella Soldi, presidente Rai, che ha rimarcato come il dovere di un giornalista è "garantire un atteggiamento sempre equidistante, a prescindere dal contesto in cui opera. Gli operatori dell'informazione Rai sono richiesti di esercitare la propria professione nel segno del pluralismo e dell’imparzialità, essenziali per aiutare il cittadini a formarsi un’opinione libera da pregiudizi, a massimo vantaggio della democrazia e del Paese". Infine Roberto Sergio, ad di Viale Mazzini, che ha chiesto a Corsini una relazione su quanto accaduto ad Atreju e il video integrale del suo intervento, per decidere su eventuali sanzioni nei suoi confronti.

Da par suo, il direttore Approfondimento Rai, con una nota stampa si è scusato: "Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Ieri sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello".

E ancora, aggiunge Corsini: "In questo quadro mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti. Nei miei brevi interventi introduttivi, finalizzati esclusivamente ad animare il dibattito e coinvolgere e presentare i relatori, non c'era ovviamente alcun intento politico o polemico e di questo mi scuso. Sono un giornalista del Servizio Pubblico - conclude - e il mio impegno quotidiano, come quello di tutti i miei colleghi, è garantire in ogni situazione autonomia, pluralismo e completezza nell'informazione", ha concluso Paolo Corsini.

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