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Schlein, rosicata notturna dopo Atreju: "In Ungheria, non in Italia"

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"Al peggio non c'è mai fine". Elly Schlein, finita la quattro giorni di Atreju, si lascia andare a uno sfogo serale. Al centro ancora una volta Giorgia Meloni: "Oggi la Presidente del Consiglio ha fatto un comizio di 70 minuti - mandato integralmente in diretta da Rainews - in cui ha attaccato duramente l'opposizione definita anti-italiana, i media livorosi, i sindacati che fan la morale sui salari, gli influencer e pure gli intellettuali (vergognoso il passaggio su Saviano, reso bersaglio dalle destre come se non bastasse vivere sotto scorta per le minacce delle mafie)".

A suo dire dal palco della festa di Fratelli d'Italia, la leader "ha alzato la voce per aizzare la platea contro i migranti che salgono sui barconi e non ha trovato nemmeno una parola per le 61 persone morte annegate nel naufragio di ieri, che nessuno tra i quattro paesi avvertiti da Frontex (compresa l'Italia) è intervenuto per soccorrere, mentre la nave Ocean Viking stava facendo rotta su Livorno per le folli e inumane decisioni del governo Meloni, che mirano a rendere più arduo salvare vite in mare".

Ma se la segretaria del Pd accusa l'avversaria di "aizzare la platea", lei non è da meno. La sua conclusione? "Se pensate che tutto questo sia normale per chi è a capo del Governo, non lo è. Forse in Ungheria, non certo in una vera democrazia". Un attacco arrivato ad Atreju conclusa, ma a cui il premier non ha mancato di rispondere. Meloni, sul palco, ha allontanato le "tante polemiche che ho sentito in questi giorni". "Voglio dire solo una cosa: ho letto che la segretaria Schlein riferendosi a questa manifestazione, ha dichiarato che in altri palchi vedo persone solo per accreditarsi con chi comanda e per obbedire agli ordini di chi comanda. Allora, potrei fare l'elenco delle persone di sinistra che hanno sfilato su questo palco in 25 anni di questa manifestazione, per dimostrare che, diciamo, non ci sono più i sani orgogliosi comunisti di una volta ma non è quello che dirò", ha tuonato senza troppi giri di parole. 

 

 

 

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