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Fiorello al Tg1, "mi ha chiesto di candidarmi"

Michele Zaccardi
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 «Se mi hanno chiesto di entrare in politica? Quando ero a Milano sì, ai tempi c’era Berlusconi, lavoravamo insieme a lui quindi era capitato». È un Fiorello a tutto tondo quello che, aprendo per la prima volta le porte di casa sua alle telecamere, si racconta al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci.

Parla del suo futuro, rivela i segreti di Sanremo, su Amadeus racconta di tutto, ricorda, senza ipocrisia, la sua vita spericolata - «che rifarei anche con le cadute» - i suoi amici, i nemici e tocca pure il tema più sensibile, la politica. È un ritratto inedito e intimo di uno dei più grandi showman della televisione italiana quello che è andato in onda ieri a Stasera parlo io subito dopo il Tg1 delle 20.

 

 

 

Alla domanda se gli sarebbe piaciuto diventare senatore o deputato, Fiorello si schermisce: «Non ne sarei capace». Ma il conduttore e comico non si sbilancia nemmeno sul suo rapporto con la politica. Quando Chiocci gli chiede per chi ha votato, Fiorello risponde: «Non te lo dirò manco sotto tortura». E poi aggiunge: «Non ho un voto fisso. Se mi piace una persona voto per quella persona. Nelle ultime tre elezioni ho cambiato due volte schieramento. Per chi voterò alle Europee? Ti chiamerò appena sarò uscito dalla cabina per dirti per chi ho votato». Insomma, sulla politica non apre bocca. Anche perché, precisa, «io faccio parte della vecchia guardia, non che io voglia paragonarmi a quei grandi ma ai tempi mica si sapeva per chi votasse Walter Chiari. Voglio fare spettacolo e non politica».

Fiorello, poi, ammette che le interviste lo imbarazzano ancora. «Nonostante i miei 40 annidi carriera» spiega, «temo sempre le interviste, penso di essere banale, non adeguato o di dire sempre le stesse cose. Mentre l’intervistatore mi pone la domanda, io già mi scervello sul come rispondere, anche perché oggi, con il politicamente corretto, tutto diventa più difficile, devi misurare le parole». Al punto che dice di «avere già i baffi sudati» per l’ansia.

 

 

 

E confessa che le cose che non lo fanno ridere «sono le notizie che sentiamo sui tg o quelle che leggiamo sui giornali, come le guerre e i femminicidi di cui s’è tanto parlato. Sono le cose che noi a Viva Rai2! cerchiamo di omettere, notizie che rabbuiano la vita. Per questo noi la mattina non ne parliamo mai, perché vorremmo essere quella finestrella di buonumore che dura 45 minuti». Chiocci chiede poi a Fiorello come fosse la premier, Giorgia Meloni, quando faceva la tata per sua figlia. «La Meloni come baby-sitter? Dovreste chiederlo a mia moglie. Lei dice che era bravissima, studiava mentre stava con la bimba, non la faceva giocare con le bambole, ma amava il Lego, costruiva.... Comunque un bel ricordo, nulla da dire su Giorgetta».

Dopo aver ricordato Amadeus, con cui ha condotto l’ultimo Sanremo e verso il quale lo lega un’amicizia molto profonda («un’alchimia nata dal 1° giorno in cui ci siamo incontrati, quasi un colpo di fulmine»), Fiorello dice che dell’edizione 2024 del Festival «so solo una cosa: che ci sarà il glass di Viva Rai2! fuori dall’Ariston e io avrò possibilità di entrare in teatro ma non di andare sul palco. Ci siamo dati una regola perché io devo salire sul palco sabato, l’ultima serata del Festival e l’ultima serata del Festival di Amadeus, quando andrò sul palco per portarlo via».

Amadeus, invece, «essendo direttore artistico può scendere, attraversare la platea e venire da me dentro il glass, dove potranno esserci ospiti che lui non sa, anche ospiti pazzeschi, ma li avrò io. Chi lo sa...». Quanto ai personaggi scomparsi a cui era più legato, Fiorello ricorda Mike Bongiorno e Maurizio Costanzo, «sono quelli che mi mancano molto». E per l’87enne Pippo Baudo, lo showman non risparmia le lodi: «È stata ed è una figura di riferimento per tutti i siciliani che hanno intrapreso questa carriera. Pippo Baudo è Pippo Baudo, per noi festeggiare la data del suo compleanno è come Natale». 

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