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Autonomia approvata, sceneggiata Pd-M5s: Inno di Mameli in aula

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Via libera al Senato al testo di Roberto Calderoli sull'Autonomia differenziata. La maggioranza ha infatti ottenuto 110 sì. Una votazione che ha scatenato le opposizioni. In Aula infatti si è sollevato il caos: in sottofondo risuonava l'Inno di Mameli intonato inizialmente, secondo quanto riferito, da senatori Pd e M5S e poi estesosi a tutto l'Emiciclo. E ancora, si è sentito un "Viva l'Italia" sul quale il presidente di turno Gian Marco Centinaio ha chiuso la votazione.

La protesta dei senatori dell'opposizione, che poco prima avevano sventolato in Aula il tricolore, ha voluto sottolineare la contrarietà alla riforma. A detta del centrosinistra, l'Autonomia differenziata mette a repentaglio l'unità del Paese. Di diverso parere le forze al governo che hanno intonato l'inno, quasi a significare che con la riforma non ci sarà alcun problema. Il disegno di legge, collegato alla manovra, è stato presentato dall'esecutivo a Palazzo Madama il 23 marzo 2023 e il suo esame si è concluso in commissione Affari Costituzionali il 21 novembre con diverse modifiche introdotte durante l’esame. Intanto Alleanza Verdi e Sinistra italiana ha preannunciato la volontà di promuovere un referendum abrogativo dopo l’approvazione definitiva del provvedimento da parte della Camera.

"Con il voto favorevole al Senato sull'Autonomia differenziata la premier Meloni ha ufficialmente venduto l'Italia a Matteo Salvini. Un mero accordo politico tra Lega e Fratelli d'Italia, in cambio del sostegno al premierato che riduce i poteri al presidente della Repubblica, che si tradurrà in un abbandono totale del Sud, con gravi ripercussioni sulla sua economia, sanità e sviluppo complessivo", è stata l'accusa di Angelo Bonelli convinto che la riforma "non solo alimenta un approccio che mina l'unità del nostro Paese, ma costituisce anche una minaccia per l'ambiente".

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