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Vincenzo De Luca, insulti contro il: "Farabutti, imbecilli, conigli"

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Vincenzo De Luca passa ogni limite. Il governatore dem della Campania in un video sui social attacca in modo pesante e a colpi di insulti il governo e i ministri. Un vero e proprio delirio. Leggere per credere: "Ci aspettano mesi di battaglia, ma non dobbiamo impressionarci. Vi invito a chiudere orecchie e occhi per le cose che sentirete raccontare da questi farabutti che sono al governo. È in atto una campagna di menzogne e di falsificazione dei dati". L'attacco scomposto che certamente farà discutere per i toni usati è sui fondi sviluppo e coesione. "È tutto bloccato per una banda di imbecilli che abbiamo a Roma", incalza il governatore, che rilancia la manifestazione in programma venerdì 16 febbraio, nella Capitale, con inizio alle 11. "Faremo un sit-in - dice -, siamo lì per protestare. Abbiamo chiesto un incontro alla presidente Meloni e al suo valoroso ministro Fitto per chiedere lo sblocco dei finanziamenti. Abbiamo migliaia di posti di lavoro a rischio per l’irresponsabilità e la delinquenza politica di questo governo e di questo ministro".

Poi ancora insulti: "Sono conigli, perché non hanno argomenti seri con cui giustificare la loro delinquenza politica. È ovviamente un atto alla Campania e al Sud". I toni del governatore della Campania, forse a caccia di consensi, si sono alazati soprattutto negli ultimi giorni.

 

 

E una risposta era già arrivata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti: "Ancora una volta il Pd usa espressioni che nulla hanno a che fare con la dialettica e la critica politica. Le parole del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che parla di un governo ’di disturbati mentali sono gravi, diffamanti, arrivando a tacciare il governo di 'delinquenza politica'. Quelle di De Luca sono affermazioni censurabili sotto più profili e volgarmente dirette verso il Governo e un suo ministro in particolare. Chiediamo subito la condanna unanime da parte di tutta la classe politica. Chissà se anche oggi la Schlein, sempre pronta ad indignarsi a corrente alterna non vedrà, non sentirà e non parlerà di fronte a queste ennesime farneticazioni da parte di un suo collega di partito". Insomma lo scontro resta aperto. 

 

 

 

 

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