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Nicola Fratoianni contro governo e polizia: "Nessuno trattiene i manganelli"

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Nella polemica sugli scontri a Pisa e Firenze entra a gamba tesa Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi-Sinistra. Già, non poteva essere altrimenti. Dopo le accuse della sinistra alla polizia, dopo la nota di Sergio Mattarella e la replica di Matteo Piantedosi, ecco piombare Fratoianni.

In un'intervista a Repubblica, ecco che afferma: "Registro la facilità inquietante con cui, da quando è al governo la destra, si arriva alla repressione di piazza nel silenzio del Viminale e di Palazzo Chigi". Già, colpa del governo. Della destra. In barba al fatto che i cortei dove si sono verificati gli scontri non erano autorizzati, in barba alle provocazioni e alle violenze dei manifestanti e in barba a tutti i precedenti quando al governo c'era la sinistra.

Nel mirino di Fratoianni ci finisce ovviamente il ministro dell'Interno, Piantedosi, bersaglio di interrogazioni parlamentari. Le ha mai risposto? "Le rare volte che Piantedosi lo ha fatto, le sue risposte sono state imbarazzanti. Di fronte a comportamenti delle forze dell’ordine lontani anni luce dalle regole democratiche e dal buonsenso, ha risposto con forse un accesso di zelo. Un comportamento che chi guida il Viminale non può permettersi. Attendo ancora molte risposte da Piantedosi", insiste.

 

Dunque, un ultima accusa: "Non voglio scaricare la responsabilità sul personale chiamato a gestire l’ordine pubblico, su poliziotti, carabinieri e finanzieri che vanno in piazza - premette -. Non sono loro il problema. Il tema è chi non gestisce questi eventi. A Pisa, come a Palermo il 23 maggio, non c’era bisogno di usare la forza, eppure lo si è fatto. Nessuno lo ha deciso a monte, ma nessuno ha trattenuto i manganelli", conclude Fratoianni ribadendo, nei fatti, il concetto. La responsabilità, secondo lui, sarebbe dell'esecutivo...

 

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