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Sardegna, Renato Soru prepara il ricorso: "Sbarramento al 9% è troppo alto"

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Dopo le elezioni in Sardegna, Alessandra Todde prende ufficialmente il posto di Solinas. "Abbiamo discusso a tutto tondo sulle priorità per la Sardegna", ha affermato Todde, "e Solinas mi ha dato disponibilità a supportarmi nelle prossime settimane, per fare in modo che ci sia continuità sulle scadenze e sulle necessità che dobbiamo affrontare". Poi l’annuncio: "Io non starò qui a Villa Devoto, ma in viale Trento. Penso che sia importante essere operativi e avere contezza di quello che accade negli uffici e nelle direzioni. Voglio essere un presidente operativo".

Ma dopo la lunghissima attesa per i risultati e i venti di ricorsi e riconteggi ecco che un vero e proprio ricorso arriverà da Renato Soru, anche lui candidato alla guida della Regione e in rotta col Pd. Per Soru lo sbarramento al 9 per cento è troppo alto così ha annunciato la sua prossima mossa: "C'è la necessità di modificare la legge elettorale sarda che alle recenti elezioni ha negato il diritto di rappresentanza a quasi il nove per cento degli elettori. È del tutto evidente che per la legge elettorale sarda non tutti i cittadini sono uguali e hanno parità di diritti. Lo sbarramento posto al 10% è usato in maniera strumentale e discriminatoria".

 

 

E ancora: "La legge elettorale con cui tra pochi mesi andremo a votare per l’elezione del parlamento europeo prevede una soglia di sbarramento posta al 4% e sta all’interno della regola europea che impone che nello Stato la soglia di sbarramento non possa essere superiore al 5%. Per questo motivo, anche per essere di stimolo al consiglio regionale, si è deciso di esplorare la possibilità di presentare un ricorso alla corte costituzionale e alla corte di giustizia europea". 

 

 

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