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Avellino, il sindaco Festa si dimette: "Indagato", altra botta per la sinistra

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Altra botta alla sinistra. Indagato dalla Procura, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha deciso di rassegnare le sue dimissioni. La decisione - anticipata ieri sera dall’avvocato Luigi Petrillo, suo difensore di fiducia- è stata definita questa mattina, quando Festa ha protocollato le dimissioni. Insieme ad altre sei persone, il primo cittadino avellinese è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, emissione di false fatture per operazioni inesistenti, abuso in atto pubblico, reati contestati a vario titolo dalla Procura di Avellino (procuratore Domenico Airoma, sostituto Vincenzo Toscano).

Lo scorso 6 marzo, Festa era tra le persone raggiunte da una perquisizione e dal sequestro del cellulare, per il quale aveva presentato ricorso al tribunale del Riesame, salvo poi rinunciare. L’avvocato Petrillo fa sapere di aver "condiviso con Festa l’opportunità di rassegnare le dimissioni da Sindaco della Città di Avellino, all’indomani della pubblicazione sulla stampa locale di ulteriori, gravissime ed infondate indiscrezioni sullo stato e gli approdi delle indagini".

Una decisione presa in vista di una richiesta di interrogatorio e per "porre al riparo da condizionamenti e strumentalizzazioni di sorta, politici e mediati" il primo cittadino avellinese. Si chiude dunque così l'avventura del sindaco irpino che in questi anni era stato al centro di diverse polemiche nella città campana. Ora la decisione del passo indietro. 

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