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DiMartedì, Rossella contro Meloni: "Riforma? Buffonata, mi ricorda Lui"

Roberto Tortora
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È un “Carlo Rossella Show” quello visto nell’ultima puntata di DiMartedì, il talk di approfondimento politico e sociale di La7, condotto da Giovanni Floris. L’ex-direttore di Panorama si è espresso sui vari temi della politica e dell’attualità italiana, incalzato dalle domande di Floris dallo studio.

Il primo caso, più scottante, è quello che riguarda il ministro per il Turismo, Daniela Santanchè,  finita al centro delle indagini della procura di Milano. Rossella dice: “Santanché ha già rischiato il posto da ministra, ma gode dell’appoggio di un importante personaggio come il presidente del Senato, li lega una vecchia amicizia e anche in politica sono sempre stati dalla stessa parte e lo saranno ancora”. Quanto alla compravendita sospetta della Villa di Alberoni, presa e rivenduta in meno di un’ora con un guadagno netto di 1 milione di euro, Rossella conferma le perplessità: “Beh, è una cosa complicata da spiegare alle persone normali, mi sembra molto complicata. C'è dietro, come al solito, l'amicizia della Santanchè con La Russa che è ferrea”.

 

 

 

Sulla riforma del premierato, l’ex-direttore de La Stampa è categorico: “La riforma in Parlamento? È una buffonata. Ci sono molte somiglianze con i desideri di ‘Lui’, con la L maiuscola”. Sull’immagine della Meloni che gioca a biliardino con i soldati in Libano, Rossella non è meno tenero: “Sono spettacolini, perché si vuol far vedere al popolo che si è come il popolo, si gioca a calcio balilla, quest’ultimo nome non a caso è molto evocativo”. Spazio, poi, all’attenzione su Giorgia Meloni dall’estero, Floris mostra la foto del Wall Street Jorunal del premier con la testa sotto la giacca, queste le parole di Rossella: “Se fossi stato direttore del Wall Street Journal l'avrei pubblicata, perché é un'immagine talmente ridicola, ma è anche l'immagine del Paese, perché molti italiani nei confronti della Meloni si comportano in questo modo, mettono la testa sotto la giacca. Anche Liberation, che ha scritto che la premier è riuscita a imbavagliare i media del servizio pubblico, ha ragione. La Meloni vuole comandare e vale la logica del marchese del Grillo, cioè ‘io sono io e voi non siete… nulla’"

 

 

 

Infine, il Rossella-pensiero anche sul caso di Ilaria Salis, sul quale è intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Meno male che è intervenuto il presidente Mattarella, perché se lasciavamo la Salis in mano ai nostri politici non sarebbe successo nulla di favorevole per lei. Mi auguro che sia messa ai domiciliari in Ungheria. Il presidente Mattarella svolge un ruolo difficilissimo con questa classe politica ed è molto encomiabile, è una persona eccezionale”.

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