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Giuseppe Valditara, la replica sul tweet: "Gli attacchi? Solita sinistra: come andava letto"

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Si torna a parlare del tweet di Giuseppe Valditara, un breve cinguettio (almeno così si diceva ai tempi di Twitter, ora X) con il quale circostanziava la sua proposta di una maggioranza di italiani nelle scuole del nostro Paese. Poche righe sulle quali la sinistra ha sollevato un polverone, non tanto per i contenuti ma piuttosto per la grammatica, per come il ministro dell'Istruzione avesse riportato il suo pensiero. 

Attacchi scomposti, violenti, il cui unico fine era quello di irridere e delegittimare l'avversario politico. Bene: si torna a parlare di quel tweet perché a mettere qualche proverbiale puntino sulle "i" è lo stesso Valditara. E ancora una volta, lo fa su X.

"In questi giorni, partendo da un mio tweet, si è manifestata la tipica consuetudine della sinistra di delegittimare la persona anziché affrontare la realtà", premette. E ancora: "Alcuni intellettuali si sono consumati in dotte analisi contenutistiche senza considerare che il mio tweet andava letto insieme con quello precedente che così recitava: L'inclusione può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sé la disgregazione e il caos".

Dunque, entrando nel merito, Valditara aggiunge: "Si spiega dunque il senso del successivo: Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino....". E ancora, Valditara allega le opinioni sul tweet di due linguisti, Massimo Arcangeli e Giovanni Gobber. E ancora: "Detto questo, risponderò con i fatti concreti a critiche pretestuose". "L'interesse dei giovani italiani ed immigrati viene prima delle battute di mistificatori e polemisti di professione", conclude il ministro.

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