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Giuseppe Conte contro il Pd: "Primarie in Puglia, non ci sono più le condizionI"

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"Non ci sono più le condizioni per svolgere seriamente le primarie, riteniamo che le ragioni che ci hanno spinto a sostenere il candidato Laforgia permangano immutate anzi si rafforzano". Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in una conferenza stampa convocata a Bari prima di partecipare a un comizio elettorale in favore del candidato grillino Michele Laforgia. Di fatto, il caso dell'inchiesta barese per corruzione elettorale che ha portato alle dimissioni in mattinata di Anita Maurodinoia, assessore regionale ai Trasporti e donna-chiave nella giunta del governatore Michele Emiliano, ha fatto saltare il campo largo in Puglia. Uno scossone, anzi un terremoto, che creerà non pochi problemi a Elly Schlein, la segretaria del Pd già in evidente imbarazzo nel pomeriggio.

La nuova ondata di arresti in una inchiesta per corruzione elettorale e voto di scambio ha lambito la Regione (è finito ai domiciliari anche il marito della reginetta delle preferenze Maurodinoia, esponente di un movimento civico locale poi passata al Pd, anche lei indagata). Dopo le polemiche che hanno opposto il sindaco uscente di Bari,Antonio Decaro al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che ha deciso la nomina della commissione di accesso che dovrà accertare se il Consiglio comunale debba essere sciolto per mafia, un nuovo colpo all'immagine del centrosinistra pugliese. Immagine già incrinata anche dai ricordi non del tutto coincidenti fra Decaro ed Emiliano a proposito di un episodio raccontato da quest'ultimo di una visita in casa di una famiglia legata ai clan mafiosi della città vecchia: per "affidare" l'allora assessore Decaro alla parente di un boss, secondo Emiliano che rivendicava la sua primogenitura nella lotta ai clan praticata anche con queste modalità informali; episodio negato pubblicamente dall'attuale sindaco, cosa sulla quale nei giorni scorsi è filtrata anche la voce di un acceso diverbio fra i due nel corso di una riunione del Pd.

Le primarie per nominare il candidato alla successione di Decaro (con le elezioni comunali fissate per l'8 e 9 giugno prossimi) erano previste in sei hotel del capoluogo pugliese domenica prossima e avrebbero visto contrapposti il candidato "civico" di sinistra Laforgia (un avvocato penalista appoggiato dal M5S, da Sinistra italiana, da Italia viva, dai socialisti e da qualche esponente locale del Pd) e il candidato ufficiale del Pd, Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente con un lontano passato di parlamentare dei Verdi, che conta su un pezzo di mondo "civico" e sull'appoggio del leader verde Angelo Bonelli. Ora si sfideranno, sì, ma quasi sicuramente direttamente nelle urne. 

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