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Schlein disperata dopo lo strappo con Conte: "Sberla alle persone perbene"

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Nessun passo indietro da parte di Elly Schlein sul candidato del Pd alle amministrative di Bari dopo la decisione di Giuseppe Conte di far saltare il tavolo delle primarie. Assediata dalla destra - con il ministro Piantedosi che ha inviato una commissione ispettiva proprio a Bari per valutare lo scioglimento del Consiglio Comunale - e dai potenziali alleati che sembrano voler cavalcare l'inchiesta aperta ieri con l'arresto di sette persone, la segretaria è volata in città per sostenere convintamente Vito Leccese. "Io sono qui con voi perché a differenza di altri mantengo la parola data", ha detto durante il comizio in piazza Umberto al fianco del suo candidato.

"Mi dispiace per la decisione presa ieri da Conte, unilateralmente, perché così aiutano la destra", ha tuonato la Schlein. "Forse", ha aggiunto, "chi ha iniziato a far politica direttamente da palazzo Chigi non ha dimestichezza con il lavoro e lo sforzo collettivo della comunità, ma si deve avere rispetto, e far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla alle persone perbene che stavano preparando per queste primarie". "Non è accettabile", ha ribadito la segretaria del Pd, "così come non accetto il pregiudizio che chi abita a Bari Vecchia non possa esprimere un voto libero". 

Quanto a Vito Leccese, Elly Schlein ha confermato "da segretaria del Pd" "tutta la nostra fiducia e il nostro supporto a una persona perbene, specchiata, che si è sempre messa al servizio della comunità". "Siamo al tuo fianco e siamo pronti a sostenerti in questa sfida", ha detto rivolta a Leccese. "E siamo pronti a sostenerti anche se vorrai tentare ancora la strada dell'unità trovando una sintesi unitaria dopo questa rottura che loro hanno prodotto ieri". Elly Schlein poi ha parlato di Bari come di un "città rifiorita" e per questo ha ringraziato il sindaco Antonio Decaro e a Michele Emiliano "per la loro lotta contro il malaffare e per restituire dignità alla città". "I fatti emersi a Triggiano sono gravissimi", ha aggiunto, "e bisogna guardarsi dentro, il Partito democratico intende farlo fino in fondo. Non siamo immuni ai tentativi di infiltrazione ma dobbiamo diventarlo. Non accettiamo e non vogliamo voti sporchi o comprati".

A stretto giro arriva la risposta di Conte. "Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio", scrive sui social il leader pentastellato. "Ne ho parlato a lungo oggi pomeriggio con la nostra comunità barese, in un proficuo incontro con il nostro gruppo territoriale, gli eletti e i referenti provinciali e regionali", spiega. "Ho raccolto la voce e la determinazione di chi crede che la questione morale nel nostro Paese non sia un drappo da sventolare secondo convenienza ma un imperativo cui prestar fede ogni giorno". "Il coraggio del nostro Movimento - aggiunge - testimonia ai cittadini che c’è una comunità che non si arrende, che non rinuncia a vedere nella politica uno strumento al servizio di tutti e non un passe-partout per la carriera di pochi".

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