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Rai, Usigrai sullo sciopero: "Tg1 e Tg2 in onda col trucco"

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Lo sciopero - politico - indetto dall'Usigrai non ha sortito gli effetti desiderati: i tiggì della Rai, infatti, oggi lunedì 6 maggio, sono regolarmente andati in onda, almeno il Tg1 delle 13.30 e il Tg2 delle 13. Rainews, al contrario, propone principalmente servizi sportivi, ma è in onda.

Insomma, lo sciopero del "Soviet Rai", così come lo ha ribattezzato Libero, è un mezzo buco nell'acqua. Evidentemente, le teorie su "Tele-Meloni" non hanno particolare presa in azienda, nonostante l'enorme supporto politico ricevuto dall'Usigrai nelle ultime ore e specialmente domenica.

Dall'altro lato, Unirai - il sindacato di destra della Rai, guidato da Francesca Palese - rimarca come "le centinaia di colleghi che saranno sul posto di lavoro (dopo che un’assemblea si è pronunciata all’unanimità su questo punto), perché contrari a una mobilitazione ideologica, possono e devono produrre quello che fanno ogni giorno e il frutto del loro lavoro deve andare in onda. Chi si sente padrone della Rai deve semplicemente prendere atto che questa è la stagione del pluralismo". 

Eppure, dalle parti dell'Usigrai non mollano. Affatto. E però sembrano, francamente, rosicare. Preso atto del flop, ecco l'intervento di Daniele Macheda, segretario Usigrai, il quale ha fatto sapere che "verificheremo se non ci sono state violazioni del diritto di sciopero". Così rispondendo a chi gli chiedeva conto delle possibilità che i principali tg della Rai andassero in onda nel giorno dello sciopero.

"Vedremo che prodotto riusciranno a fare - ha aggiunto Macheda -, se si accontenteranno di giornali monchi o sommari che non risponderanno a criteri giornalistici. Verificheremo con i Cdr quello che succede, non c’è nessuna preoccupazione. Sappiamo che è un tentativo che l’azienda stava facendo. L’importante è capire quanti colleghi hanno aderito allo sciopero", ha rimarcato. Insomma, il fatto che mastichi amaro perché il boicottaggio non è riuscito appare chiarissimo, tanto da appigliarsi alla verifica circa la qualità del prodotto.

Tant'è, riprende Macheda: "I dati di adesione non li conosco ancora". Dunque ha rimarcato che "il diritto di scioperare o non scioperare va tutelato per tutto per tutti" anche se, ha concluso, non è accettabile "tentare strumentalmente di boicottare lo sciopero". E ci si chiede quale sia il boicottaggio.

Ma il meglio, Macheda, lo ha estratto dal proverbiale cilindro dopo aver visto le edizioni del pranzo di Tg1 e Tg2: secondo lui, infatti, i tiggì sono andati in onda col trucco. "Pur di tentare di boicottare lo sciopero proclamato dall'Usigrai - a cui ha aderito la stragrande maggioranza dei giornalisti Rai - i direttori di Tg1 e Tg2 con spirito anti sindacale hanno deciso di mandare in onda le edizioni delle 13.30 e delle 13 con servizi e collegamenti insolitamente lunghi per raggiungere la maggior durata possibile (comunque inferiore a quella consueta). La verità è che così facendo hanno quasi completamente cancellato interi temi e intere notizie come cronaca e economia. Un inganno ai cittadini per mascherare il fallimento del boicottaggio", ha sparato mister Usigrai. E ancora: "Pur di dare l'impressione che lo sciopero fosse fallito i direttori di Tg1 e Tg2 hanno concentrato i pochi al lavoro in una sola edizione facendo saltare le altre - prosegue Macheda -. Ad ora, ad esempio, al Tg2 su una programmazione prevista di 135 minuti sono andati in onda appena 26 minuti. Al Tg1 su 186 minuti, solo 28. Non siamo noi, evidentemente, a diffondere fake news", conclude il suo calcolo.

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