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Eugenia Roccella, Giorgia Meloni: "Si riempiono la bocca di libertà e poi censurano"

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"Sono molto dispiaciuta, solidarietà al ministro": la premier Giorgia Meloni lo ha detto in riferimento alle contestazioni contro la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella avvenute nel corso degli Stati generali della natalità. Un gruppo di studentesse provenienti da diverse parti d’Italia, insieme al movimento transfemminista Aracne, ha urlato slogan del tipo "Sul mio corpo decido io" e "Vergogna, vergogna", impedendo così alla ministra di parlare dal palco dell'Auditorium della Conciliazione di Roma.  "Lo spettacolo andato in scena questa mattina è ignobile - ha aggiunto la premier su X -. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee. Responsabile un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono a una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta".

A esprimerle solidarietà per quanto accaduto anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana: "Il dissenso non può sfociare nel tentativo di silenziare voci. Auspico che il dialogo, soprattutto con le nuove generazioni, possa basarsi sempre sulla forza dei contenuti e mai sull'esclusione di chi la pensa diversamente". Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, su X ha fatto notare: "Ma chi ha contestato la Roccella agli Stati generali della natalità sono gli stessi che salgono in cattedra per dare lezioni di democrazia e libertà di pensiero e poi impediscono a un ministro di intervenire in un convegno dove è stata invitata? Solidarietà all'amica Eugenia".

"Il diritto di esprimere la propria opinione è uno dei pilastri della nostra Repubblica e non potrà mai essere messo in dubbio da un gruppo di facinorosi che si arrogano la facoltà di stabilire chi può parlare e chi no": questo invece il messaggio scritto dal presidente del Senato Ignazio La Russa su Facebook. Intanto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato alla ministra per esprimerle solidarietà, sottolineando che "voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione". 

Dalle opposizioni, a esprimere solidarietà alla Roccella sono state per ora Maria Elena Boschi di Italia Viva e Mariastella Gelmini ed Elena Bonetti di Azione. Mentre il sindaco di Firenze, il dem Dario Nardella, intervenuto a L'Aria che tira, ha espresso vicinanza alla ministra con un accenno di polemica: "Premesso che le solidarietà non si richiedono ma si danno, quando non mi hanno fatto presentare un libro alla Luiss con Romano Prodi la ministra Roccella mi ha attaccato. Io, invece, dico che le contestazioni che sono legittime devono sempre avvenire nell'ambito del rispetto, quindi facendo parlare gli altri. Quindi uso una misura diversa da quella che Roccella ha usato con me". 

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