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Poliziotto accoltellato a Milano, Sala al veleno: "Governo non ha fatto il suo dovere"

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Beppe Sala strumentalizza l'aggressione avvenuta a Milano in cui un poliziotto è stato accoltellato da un immigrato di 37 anni per attaccare l'esecutivo. E lo fa proprio mentre l'agente combatte tra la vita e la morte. "È un problema di sicurezza però vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia. La persona che ha colpito era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Io penso che i delinquenti acclarati devono essere rimpatriati però intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere", ha affermato il primo cittadino di Milano a margine di un evento.

"Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini - ha aggiunto -. Quindi in questo caso la responsabilità è chiara di chi è. Però questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi - ha concluso - ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene", ha concluso Sala. 

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