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Case, voli e barche, la sinistra: "Tassateli tutti"

Alessandro Gonzato
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Quel gran genio di Bonelli/ lui saprebbe cosa fare/ con le tasse fa miracoli... I fiumi esondano? Ci vuole la patrimoniale. C’è la siccità? Patrimoniale anche in questo caso. Soumahoro vuole fare il parlamentare?Ci vogliono Bonelli e Fratoianni. Torniamo alla tassa. Per salvare il pianeta non basta più farsi la doccia al massimo per 60 secondi, pratica che rivendica e sponsorizza l’arruffatissimo capo dei Verdi, in strenua competizione con l’ex collega Fulco Pratesi, 90 secondi per insaponarsi e risciacquarsi. Pratesi, cacciatore poi diventato presidente del WWF. «Come Alleanza Verdi Sinistra», spiega il Bonelli, «siamo convinti che di fronte a una seria crisi climatica che sta creando le catastrofi che vediamo (…) sia legittimo chiedere una tassazione equa dei grandi patrimoni, con un’imposta progressiva per i super-ricchi».

Bonelli ha soluzione: «Al presidente Giorgia Meloni chiediamo di riprendere la nostra proposta del 2022». Nel 2023invece Bonelli alla Meloni ha mostrato i sassi raccolti nell’Adige, e la Meloni l’ha sbertucciato: «Non sono Mosè, in cinque mesi non posso averlo prosciugato». Vuole la patrimoniale anche Cecilia Strada, capolista del Pd nella circoscrizione Nord-Ovest alle Europee. Qui però il clima non c’entra: «Non ho per nulla paura di sostenere che quando le diseguaglianze sono cosìmarcate, e quando sulle teste delle famiglie grava un debito pubblico elevato, servono interventi straordinari come una patrimoniale. È noto», argomenta l’ex presidente di Emergency, «che diverse personalità si sono già espresse», e che personalità… «Questo non è comunismo rapace», tiene a precisare la Strada, «è equità e buon senso».

 

 

 

IDEE BISLACCHE

Questa la risposta del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: «È la perfetta rappresentazione del modello economico che ha in mente la sinistra. Prima prosciugano (non l’Adige, ndr) il bilancio dello Stato con mancette elettorali, sussidi a pioggia e bonus per regalare ristrutturazioni gratuite a pochi privilegiati. Poi mettono una toppa ai danni che hanno fatto e propongono di tassare le proprietà degli italiani». Manca solo che la Schlein proponga la “tassa Oscar Wilde” secondo cui «i celibi dovrebbero essere tassati in modo più pesante degli uomini sposati, perché non è giusto che alcuni uomini siano più felici di altri». Non vorremmo aver dato un’idea a Elly. Tasse, tasse, tasse.

Torniamo all’Alleanza Verdi Sinistra. Ma quante tasse ci sono nel programma elettorale? Oltre alla patrimoniale (“adottare un’imposta europea sui grandi patrimoni”), c’è la volontà di “armonizzare la tassazione sulle rendite finanziarie ei redditi da capitale”; l’introduzione “di una tassa sulla plastica, di sistemi di deposito cauzionale, e di disincentivazione della plastica monouso”; e ancora, per Verdi e Sinistra serve “approvare un’imposta sulle pratiche degli ultra-ricchi che favoriscono il cambiamento climatico e sui beni di lusso compresi yacht e jet privati”; un’altra tassa Bonelli e Fratoianni la vogliono per chi prende l’aereo spesso ma neanche così tanto, perché per essere “frequentflyer” – altra categoria che i rosso-ambientalisti vorrebbero colpire – non è che sia necessario prendere l’aereo ogni settimana. Centrali, ovviamente, le tasse sulla casa sotto forma di “Green Deal dal cuore rosso”, c’è scritto. Un altro passaggio significativo del programma di Avs, ma pare che almeno questo non preveda tasse, è quello che vuole “limitare la pubblicità luminosa”. Vogliono quella in penombra.

 

 

 

GLI ASPIRANTI

L’irresistibile coppia Bonelli-Fratoianni, lo ricordiamo, ha candidato alle Europee il professore che invita a picchiare i nazisti, Christian Raimo, e Ilaria Salis accusata di essere coinvolta nel pestaggio di due militanti di estrema destra. Il Pd invece ha candidato Marco Tarquinio, l’ex direttore di Avvenire che naturalmente non ha nulla da spartire con Raimo e Salis, e però ha poco in comune anche col Pd: è contro l’invio di armi all’Ucraina e i dem sono a favore; è contro il “ddl Zan”, la famigerata legge naufragata in parlamento ma che Zan sogna di riproporre all’europarlamento. Comunque, adesso alla sinistra manca solo una tassa contro chi non si dichiara anti-fascista. Nei Comuni del Pd la strada (non Cecilia) porta lì: ora anche nella Verona dem di Damiano Tommasi per chiedere in affitto una sala pubblica serve ripudiare le camicie nere. Sono consigliate quelle arcobaleno.

 

 

 

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