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Giorgia Meloni: "L'Europa non diventi una infausta prognosi"

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"L’Europa che vogliamo costruire è un’Europa consapevole della sfida da cui dipendono tutte le altre, che è la sfida demografica. Vogliamo impedire, cioè, che quella di Vecchio continente da etichetta storica quale è diventi, anche, un’infausta prognosi per il futuro. È un auspicio che riguarda il senso stesso dell’esistenza dell’Europa, ma anche quell’equilibrio di bilancio al quale Bruxelles guarda con molta attenzione. Se non riusciremo, infatti, a ripristinare un equilibrio fra la popolazione attiva e la popolazione che ha bisogno di assistenza, nel giro di pochi anni i nostri sistemi sociali collasseranno. Per questo, io sono convinta che la spesa finalizzata a sostenere la natalità, i servizi, gli aiuti alle famiglie e la conciliazione vita-lavoro, sia quella che più di ogni altra possa essere considerata un investimento produttivo".

 

 

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio a Domenico Menorello, coordinatore Network ’Ditelo sui tett'. "È un investimento sul futuro - continua la premier - perché garantire l’equilibrio di un quadriennio di bilancio servirà a poco se, nel mediolungo periodo, sarà l’intero sistema a diventare insostenibile, se verrà meno quella Next Generation alla quale l’Europa ha intitolato i piani di ripresa post-pandemia ma che rischia di non esistere. È una sfida che chiama in causa il nostro passato, che vivrà finché ci saranno figli ai quali genitori e nonni potranno tramandare cultura, identità e tradizione, ma anche il nostro futuro comune, perché un’Europa giovane è un’Europa prospera, vitale e che sa immaginarsi forte, autorevole e protagonista nel mondo". 

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