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Piero Fassino e il profumo, "trattativa sul risarcimento": la mossa per evitare il processo

Il sindaco di torino sposerà un ex brigatista

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Piero Fassino, accusato di aver preso un profumo Chanel da 130 euro al duty free di Fiumicino senza pagare, potrebbe uscire dall'inchiesta che lo riguarda: lo riporta il Corriere della Sera, secondo cui sarebbe in corso una trattativa per il ritiro della querela in cambio di un risarcimento del danno. Intanto, però, la querela della società che gestisce l'attività commerciale dell'aeroporto romano sarebbe già stata formalizzata. Secondo il Corsera, tuttavia, ci sarebbe la possibilità che non si arrivi al processo per via della presunta trattativa in corso.

Sulla questione, è stato interpellato l’avvocato Francesca Tolentino, che rappresenta l’ufficio legale della società e che però non ha voluto sbilanciarsi: "La società ha scelto fin dall’inizio di tutelare la riservatezza dei protagonisti della storia". Intanto, Fassino avrebbe nominato anche un secondo avvocato oltre allo storico Fulvio Gianaria. Il caso è esploso nelle scorse settimane, dopo la denuncia raccolta dalla Polaria il 15 aprile. In un primo momento la difesa del dem era stata questa: "Un equivoco, stavo rispondendo al cellulare e avevo nell’altra mano un trolley dunque ho dovuto poggiare la bottiglietta in tasca. L’intenzione era di pagare ovviamente".

 

 

 

Fassino, inoltre, aveva detto di essere disposto a saldare il suo debito con il duty free pagando il doppio e dando così prova di buone intenzioni. Ora, però, sembra difficile che ci si possa accordare su una cifra del genere. Senza contare che la società sostiene ci siano stati altri due episodi simili in precedenza.

 

 

 

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