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Ilaria Salis, il primo intervento da Bruxelles: "Casa occupata? Non devo difendermi"

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"Non penso di essere nella posizione di dovermi difendere": Ilaria Salis, che ha iniziato oggi la sua avventura europea dopo l'elezione all'Eurocamera con Avs, lo ha detto a proposito di chi l'accusa di aver occupato una casa popolare a Milano in passato. In particolare, riferendosi alla mozione presentata nel Consiglio Regionale della Lombardia, che chiede di confiscarle lo stipendio da eurodeputata per saldare un presunto debito nei confronti dell’Aler, la Salis direttamente da Bruxelles ha detto: "Credo che i movimenti per la casa cerchino di rispondere ad un problema cui le istituzioni non sono in grado di rispondere".

"Poi - ha aggiunto l'attivista - questa cosa dà fastidio, è scomoda, quindi mettono in campo questi attacchi, che sono sostanzialmente fondati sul nulla. Stiamo parlando di un accesso effettuato quando avevo 23 anni: ne ho compiuti 40 la settimana scorsa". Parlando del suo nuovo ruolo in Europa, invece, la Salis ha confessato di essere "contentissima di essere qui. Ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di cominciare questa nuova avventura, di cui sono molto entusiasta. Ma ho anche un grande senso di responsabilità verso le persone che mi hanno dato fiducia", ha detto nel suo primo incontro con la stampa a Bruxelles.

Qui l'intervento della Salis da Bruxelles

"Oggi, da luglio, inizia questo nuovo percorso in cui ho intenzione di impegnarmi per dare voce a chi vive sulla propria pelle le questioni sociali", ha proseguito la Salis. Accanto a lei, in conferenza stampa, l'altro eletto con Avs, l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, e il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. "Mi impegnerò a favore dei detenuti, e sulla questione dell'immigrazione, che è una responsabilità storica che ci dobbiamo assumere con serietà. Mi impegnerò riguardo alla condizione giovanile, un ambito molto trasversale che va dal precariato all'istruzione; e spero che possa passare il valore della solidarietà, che possa essere una guida per la costruzione dell'Europa che vogliamo", ha promesso infine la Salis.

 

 

 

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