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Ilaria Salis, tensione in Avs: "Provi lei gli abusivi in casa". E anche Bonelli...

Brunella Bolloli
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Ci sarebbe stato da ridere a Strasburgo nella delegazione di Avs. Sarebbe stato divertente assistere a un dialogo tra Ilaria Salis, la paladina delle occupazioni di case eletta a furor di popolo all’emiciclo europeo, e Francesco Emilio Borrelli, esponente di Europa verde quindi collega di partito che invece quelle occupazioni, nel suo territorio, le ha sempre combattute come fosse la missione della vita. Lei, Salis, che dice: «Essere occupante vuol dire abitare questo spazio precario e trasformarlo in un luogo che si possa chiamare casa».

Lui, Borrelli, che per ridare la casa ai legittimi possessori si è preso pure le botte dagli occupanti, gli hanno rotto il naso e ha documentato con i segni sul volto le sue gesta da politico “sceriffo” in azione anche dove spesso non arriva nessuno, neppure le forze dell’ordine. Lei che rivendica con lunghi post sui social che «il concetto di legalità diventa il buco nero dove collassano i discorsi pubblici sulle grandi questioni sociali che riguardano le classi popolari e i giovani, come l’emergenza casa». Lui, che su Facebooke Instagram ha almeno tre profili aperti e in ognuno, quotidianamente, rimarca il concetto di legalità e di aiuto ai più deboli contro ogni sopruso e arroganza del potere. E posta video a valanga su temi che infiammano il dibattito nella sua città, Napoli, dove è praticamente più conosciuto del sindaco per le battaglie che conduce.

 

Sarebbe stato molto interessante, quindi, mettere a confronto i due, Salis e Borrelli, magari con Mimmo Lucano a fare da arbitro della contesa, ma sarà per la prossima volta. Borrelli, recordman di voti nella provincia partenopea, resterà in patria a proseguire il suo lavoro. «Ho sfiorato le 50mila preferenze al Sud grazie al boom di consensi in Campania», ha dichiarato entusiasta al Mattino. «È stata premiata la lotta ai clan e agli abusivi». E proprio qui sta il punto.

Perché Alleanza Verdi Sinistra ha fatto eleggere un’esponente di quel movimento per la casa alla quale la Regione Lombardia addebita un conto di 90mila euro, e ha schierato il deputato ambientalista da 32 anni in trincea contro i furbetti ruba-immobili. «Borrelli, lei che è contro tutti gli abusi e abusivi, cosa pensa della Salis? E soprattutto perché non sì è ribellato quando l’hanno proposta come candidata? Glielo chiedo come uno che apprezza quello che fa», gli ha scritto su Fb Rosario Petrilli sotto all’ennesimo post del parlamentare a caccia dei fuorilegge, che ringrazia tutti per il sostegno, ma non commenta l’elezione della nuova collega.

 

Per lui, però, parla Umberto, inquilino 59enne delle case popolari di Quarto, provincia di Napoli. «Voglio dire solo una cosa a Ilaria Salis e a chiunque la pensi come lei sulle occupazioni. Dovrebbero provare, almeno una volta, la sensazione di rientrare dal lavoro, dall’ospedale, dal supermercato e vedere che la chiave non apre più la porta di casa tua, che qualcuno si è infilato nel tuo letto e si è disfatto dei tuoi vestiti, ha ripulito il frigo e buttato via i mobili dalla finestra come fossero spazzatura. Dovrebbero sentirsi, almeno una volta, un fantasma. Proprio come mi sono sentito io quando ho chiamato le forze dell’ordine e mi hanno risposto di tornare alla mia vita, di aspettare fin quando non sarebbe stato possibile liberare l’appartamento occupato da perfetti sconosciuti». La testimonianza di Umberto, riportata da Adn, è degna di nota perché a «salvarlo è stato proprio Borrelli, deputato di Avs, stesso partito di Salis e Fratoianni, che lo ha aiutato a rientrare nel suo appartamento a tempo di record».

Ora la Salis è una parlamentare Ue, non ha più bisogno di occupare immobili, ma chi come Umberto è stato vittima di quelli che lei, entrati in case in apparenza sfitte, non ha dubbi: «Le auguro semplicemente di trovarsi in quegli stessi panni che io mi sono trovato a indossare una mattina di sei mesi fa». Una mattina di novembre come tante, lui era al lavoro quando un vicino l’ha chiamato per avvertirlo che tre donne con bambini al seguito avevano occupato l’alloggio popolare a lui regolarmente assegnato. Le tre donne avevano già provato 7 anni fa, in altri appartamenti. Umberto ha dovuto dormire in macchina. «Non mi sono sentito tutelato, garantito. Mi hanno detto che dovevo aspettare tutte le procedure, se non fosse stato per l’onorevole Borrelli sarei ancora fuori casa». E il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, si schiera con il suo deputato: «Francesco Borrelli ha fatto una cosa sacrosanta, che avrei fatto anch’io, aiutando quella persona a rientrare nella sua casa. Questa vicenda non c’entra con il caso Salis, ma io non occuperei mai una casa, non l’ho mai fatto e non lo condivido». Un messaggio, forse, a Fratoianni e compagni e a chi coccola la galassia dei fuorilegge per qualche voto in più.

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