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Giuseppe Conte, "quando potrei farmi da parte": tam tam impazzito nel M5s

Giuseppe Conte

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"Meloni ha foga e passione per alzare la voce sul pugilato alle Olimpiadi, ma su quasi 40mila civili morti non ha parole e azioni da spendere. Mi vergogno di questo governo": l'attacco arriva dal presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che si riferisce all'ultimo raid israeliano su Gaza. Secondo lui, "l’Italia può iniziare intanto a riconoscere lo stato di Palestina e i provvedimenti della Corte di giustizia internazionale sulle condotte illegittime di Israele". 

Sulla guerra in Ucraina, invece, e in particolare sull'invio di armi a Kiev, l'ex premier - intervistato da La Stampa - ha detto: "È evidente che se avessimo da subito investito in una svolta negoziale oggi avremmo il conflitto risolto o comunque una concreta alternativa a portata di mano". Parlando, poi, di una possibile alleanza alternativa alla destra, Conte ha spiegato che "il M5S è concentrato con tutte le sue energie a elaborare un progetto alternativo a questo governo, al punto da aver avviato un processo costituente". E ha chiuso le porte a Matteo Renzi: "Sarà impossibile offrire spazio a chi, negli anni, non ha mai mostrato vocazione unitaria ma solo capacità demolitoria e ricattatoria". 

 

 

 

Infine, sul processo costituente: "Gli iscritti potranno mettere in discussione tutto, altrimenti non sarebbe un processo costituente. Le scelte che abbiamo fin qui operato, come l’indirizzo politico, e anche la mia leadership". A tal proposito, ha detto di non avere alcun problema a farsi da parte "se all’esito del processo costituente l’assemblea degli iscritti dovesse votare un indirizzo incompatibile con il lavoro svolto finora". 

 

 

 

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