Una risposta che sembra indirizzata alla sindaca di Merano quella di Giorgia Meloni. Il premier, attraverso un post su X, scrive: "Il Tricolore non è un ornamento. È il simbolo vivo dell’unità nazionale, della nostra storia e dei valori fondanti della Repubblica. Porta con sé il sacrificio di chi ha costruito la nostra libertà e la responsabilità di chi oggi è chiamato a rappresentare e servire l’Italia. Onorare il Tricolore significa onorare la Patria, con rispetto, dedizione e orgoglio. Sempre".
A corredo proprio una sua foto con davanti il Tricolore. Il riferimento sembra dunque a Katharina Zeller. L'esponente della Sudtiroler Volkspartei (Svp) è stata eletta nuovo sindaco di Merano con il 57,4 per cento dei voti. Zeller ha sconfitto il sindaco uscente Dario Dal Medico, sostenuto da liste civiche di centrodestra, che ha preso con il 42,6 per cento dei voti. Eppure, proprio durante la sua elezione, la neo prima cittadina ha rifiutato di indossare il Tricolore.
E la spiegazione, vista la polemica sollevata, è stata peggio del buco. "Non mi sono sfilata la fascia per mancare di rispetto al tricolore - ha esordito -. Rappresenta l’Italia, la mia patria: in qualità di vicesindaco negli ultimi anni ho sempre indossato il tricolore in ogni occasione ufficiale e così farò anche in futuro. Mi sono opposta a un gesto provocatorio, teso a presentarmi come una bambina infantile obbligata ad ubbidire a un esperto uomo maturo". E ancora: "Ero emozionata e a mente fredda non lo rifarei. Capisco che una parte di cittadini non solo altoatesini, ignara delle ragioni politiche della prepotenza di un sindaco di destra appena sconfitto dalla sue ex vice sostenuta anche dal centrosinistra, possa essersi sentita offesa. Per questo è stato un gesto istintivo ma inopportuno: non ho problemi a chiedere scusa". Pentita? No. "Ripeto: non ho rifiutato il tricolore, ma una prepotenza muscolare esibita per riaprire i conflitti e i rancori di cui le destre estreme hanno bisogno per non diventare irrilevanti". Insomma, ora la colpa è della destra.