4 di Sera, Tajani: "Se l'Iran esagera c'è il rischio di intervento Usa"

venerdì 13 giugno 2025
4 di Sera, Tajani: "Se l'Iran esagera c'è il rischio di intervento Usa"
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"Noi abbiamo detto basta escalation e speriamo che vinca il buon senso". Lo ribadisce Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, in collegamento con Paolo Del Debbio a 4 di Sera, su Rete 4, mentre in Israele si assiste alla seconda ondata di missili iraniani dopo che la notte precedente erano stati gli israeliani ad attaccare Teheran. Il leader di Forza Italia però non può nascondere quale sia la vera posta in gioco in Medio Oriente e nel mondo. 

"Non credo che si debba far coinvolgere gli Stati Uniti in questa vicenda. Certamente se l'Iran dovesse sferrare un attacco molto violento, cioè sproporzionato all'attacco che ha subìto, il rischio che ci sia un intervento americano non è assolutamente un'ipotesi da scartare". "Una ipotesi agghiacciante", commenta Del Debbio.

Secondo Tajani bisogna lavorare per "rilanciare il negoziato" Iran-Usa che doveva proseguire domenica in Oman e che invece è saltato dopo i raid israeliani sull'Iran. "Speriamo che dopo un'azione e reazione si possa tornare a sedersi a un tavolo per impedire che l'Iran si doti di un'arma atomica, che è la grande preoccupazione di Israele e di tutti: Teheran deve rispettare delle regole o si assumerà la responsabilità" per l'escalation regionale, ha sottolineato Tajani. Ricordando che anche Russia e Cina, alleate di Teheran, in questa fase sono "prudenti".

Il governo italiano, sottolinea il capo della Farnesina, lavora per "garantire a tutti i nostri connazionali, in Iran e in Israele, la loro sicurezza. L'importante è che seguano le indicazioni delle ambasciate e dei consolati per evitare di essere coinvolti in questa guerra". Tajani aggiunge quindi di "aver parlato con l'ambasciatore a Tel Aviv e con il vice console a Gerusalemme" ed "entrambi sono nel bunker, così come tutti gli italiani in Israele". 

"Si parla di 16-18 mila italiani in Israele, molti dei quali anche con doppia cittadinanza, e di circa 450 italiani a Teheran", conclude il ministro secondo cui è "importante che tutti seguano le indicazioni fornite dalle ambasciate e consolati, ma anche dalle autorità locali". 

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