Guido Crosetto e la guerra nucleare: "Non possiamo escludere nulla"

domenica 15 giugno 2025
Guido Crosetto e la guerra nucleare: "Non possiamo escludere nulla"
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"La corsa dell'Iran verso l'arricchimento dell'uranio e la costruzione della bomba atomica, era ed è inaccettabile per Israele. Perché l'Iran ha ribadito, più volte, che il suo scopo è distruggere non Israele - che non chiama nemmeno Stato di Israele, ma 'entità sionista' - ma ogni presenza israeliana nella regione".

In una intervista al Corriere della Sera, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto scava nelle regioni che hanno spinto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a lanciare l'operazione Rising Lion, un durissimo attacco militare contro Teheran per stroncare definitivamente qualsiasi tentativo del regime sunnita di arrivare all'arma nucleare.

"Il giorno in cui l'Iran avesse la bomba atomica - sottolinea Crosetto -, non perderebbe un'ora: la userebbe senza esitazione. Israele lo sa, lo ha sempre saputo, ed è la sua principale preoccupazione. Per questo non era difficile prevedere che prima o poi sarebbe partito un attacco rilevante".

Esiste davvero il rischio di una guerra nucleare? "Purtroppo non possiamo escludere nulla - risponde Crosetto -. A ora non ci sono segnali concreti di imminente impiego di armi nucleari da parte di Israele che invece vuole neutralizzare questi armamenti. Ma, come in ogni conflitto, e in questo caso ancora di più, è fondamentale agire con assoluta prudenza. E' nostro dovere lavorare affinché la tensione si abbassi il prima possibile e si trovi una forma di nuova convivenza tra Israele e Iran. Altrimenti, il rischio di escalation è molto più grave rispetto ad altri scenari globali". 

In Italia, aggiunge il ministro, "il rischio maggiore è quello di atti dimostrativi da parte di gruppi radicalizzati. Al momento, non ci sono segnali di organizzazioni specifiche con intenzioni dirette sull'Italia. Ma i nostri servizi di intelligence, così come le forze di polizia, operano con la massima attenzione e reattività come sempre. Sono stati rafforzati i dispositivi di sicurezza in tutto il Paese, ma senza creare allarmismi". 

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