Il senso dello Stato. La tutela degli italiani. La sicurezza nazionale, in sostanza. Sul caso Almasri varrebbe probabilmente portare la voce, nella giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera che si occuperà della delicata vicenda, di chi non è esattamente appecoronato alle posizioni dell’estremismo di sinistra. Marco Minniti, ad esempio, che oggi è a capo di Med-Or, la fondazione del gruppo Leonardo perla sicurezza nazionale. Anche in recenti interviste, dal Corriere della Sera fino a Cinque minuti di Bruno Vespa e Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio, Minniti ha espresso tesi assolutamente ragionevoli: giusto rimpatriare il generale libico, perché «dal mio punto di vista c’era una questione gigantesca di sicurezza nazionale, che riguardava la vita e la sicurezza degli italiani in Italia e all’estero». E proprio la loro sicurezza «è il più alto interesse nazionale». Essa ha a che fare direttamente «con l’incolumità e la vita delle persone».
Ragionamento da persona razionale e non mossa da preconcetti come alcuni dei suoi sodali di partito. Minniti ha dimostrato con le sue parole la pericolosità del libico e quali potessero essere le conseguenze di un suo arresto. Anche per l’ex ministro del Pd, «la Libia è strategica». Di più, ha detto in varie occasioni: «La Libia era ed è una questione di interesse nazionale al suo livello più alto: la sicurezza nazionale, cioè l’incolumità anche fisicadi ogni cittadino. Un pezzo grande di sicurezza nazionale si gioca fuori dai confini nazionali». «Avrei utilizzato sin dall’inizio il tema della sicurezza nazionale: è netto. Ne imparai il senso nel 1998, vedendo che i tedeschi non ci chiesero l’estradizione dell’arrestato Öcalan... un processo avrebbe devastato la tenuta sociale». E ancora: «Lo Stato non è una Ong». Per Minniti dobbiamo abituarci alla «guerra del bene contro il bene».
Almasri, come funziona la giunta per le autorizzazioni e chi deciderà
L’attenzione sul caso Almasri ora si sposta alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera che dovrà vaglia...Tre sono gli aspetti strategici a cui bisogna guardare secondo il Presidente di Med-Or. Parliamo di un quadrante strategico, perché «lì si giocano tre partite decisive: quello del controllo dei flussi migratori, quello dell’energia e sappiamo perfettamente per esempio che se l’Europa è sopravvissuta alla rottura con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina lo deve molto alla Libia e all’Africa perché l’energia poi la prendiamo da là. E anche dal punto di vista della lotta al terrorismo, non dimentichiamoci mai che la moderna capitale della Libia, Sirte, fino a qualche anno fa era stata occupata militarmente dallo Stato Islamico». Per questo Minniti, nelle sue dichiarazioni dopo l’esplosione del caso Almasri, ha sostenuto anche che con la sua espulsione, «guardando alla stabilità della Libia, abbiamo fatto anche un interesse europeo... l’Italia è il punto di congiunzione tra l’Africa e l’intera Europa». Che altro aggiungere, vostro Onore?