Vertice Anchorage, "Trump ha perso la faccia": il delirio della sinistra

sabato 16 agosto 2025
Vertice Anchorage, "Trump ha perso la faccia": il delirio della sinistra

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"È imbarazzante leggere nero su bianco l'esultanza di Meloni per 'spiragli per discutere di pace' dopo la politica guerrafondaia e ostile a negoziati condotta da Chigi in questi anni": il leader del M5s Giuseppe Conte all'attacco dopo il vertice in Alaska tra Donald Trumpe e Vladimir Putin e il commento fatto dalla presidente del Consiglio. Nel suo mirino ci finisce anche l'Europa, che definisce come "un attore non protagonista sulla guerra in Ucraina": "La strategia scelta dall'Europa si è rivelata completamente fallimentare. Non basta certo una foto o una telefonata per ribaltare questo dato di realtà. Di una cosa saremo e siamo sicuramente protagonisti: i costi dei danni e della ricostruzione in Ucraina, i costi del folle 'riarmo', le ricadute dei costi del gas e dell'energia. Ovviamente gli oneri e i costi di questa strategia fallimentare non li pagano Meloni e soci, che per 3 anni hanno rifiutato sdegnati l'ipotesi negoziale continuando invece a puntare sull'escalation militare. Li pagano cittadini e imprese con costi dell'energia alle stelle, carovita, investimenti record in armi mentre si tagliava in altri settori, dalla sanità alla scuola". 

Secondo Davide Faraone di Italia Viva, invece, "Putin continuerà a bombardare, a uccidere, ad invadere in attesa di un altro vertice che vorrebbe si tenesse a Mosca. È venuto in Occidente per calpestare i nostri valori, offendere la nostra intelligenza, concedersi una conferenza stampa senza contraddittorio e tornarsene a casa senza dare nulla in cambio". E sul presidente americano: "Trump, il prossimo Nobel per la pace secondo quel genio di Salvini, aveva promesso che se non avesse visto progressi si sarebbe alzato e se ne sarebbe andato. È rimasto lì fino all'ultimo, trasformando un fallimento politico in uno show indegno trasmesso in mondovisione. La verità è semplice: oggi non è Putin ad aver perso la faccia, ma Trump. Ha offerto al carnefice il palco e gli applausi, e in cambio ha ricevuto 85 droni russi sugli ucraini". 

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La segretaria del Pd Elly Schlein in una nota ha dichiarato: "Sul vertice di ieri tra Trump e Putin i toni trionfalistici del Governo sono fuori posto. L'Ucraina non c'era. L'Ue non c'era. Trump non ha ottenuto nulla da Putin, se non di riabilitarlo accogliendolo con tutti gli onori sul tappeto rosso. Non hanno raggiunto alcun accordo sul cessate il fuoco, anzi, è stato tolto dal tavolo". E ancora: "La verità, come diciamo da tempo, è che non si può negoziare una pace giusta senza che a quel tavolo ci siano anche l'Ucraina e l'Unione europea, perché nessuno deve trattare sulle condizioni e i territori al posto del Paese che è stato ingiustamente invaso. Per costruire una pace giusta saranno fondamentali le garanzie di sicurezza da fornire all'Ucraina, ed è qui che l'Ue e gli Usa devono fare la propria parte insieme per contribuire ad una pace vera, giusta e duratura".

Duro anche il commento del deputato di +Europa Benedetto Della Vedova: "Difficile prevedere come Trump cercherà di uscire dal cul-de-sac dove si è infilato: ha riabilitato Putin (e il pessimo Lukashenko) illudendosi che gli sarebbe stato riconoscente aprendo a un cessate il fuoco che avrebbe solleticato le ambizioni di Trump per il Nobel, un esito ben diverso da una pace giusta, duratura e inviolabile che resta l'ultimo dei pensieri dell'autocrate russo e possibilmente di Trump stesso". Poi ha attaccato indirettamente la premier: "Inutile illudersi come fa Meloni che nulla sia cambiato con Trump alla Casa Bianca, bisogna prenderne atto e muoversi verso gli Stati Uniti d'Europa prima che sia tardi". 

Per Pina Picierno del Pd, il vertice è stato "decisamente fallimentare, con il fallimento annunciato dai bombardamenti dei droni russi che stanotte colpivano le città ucraine. Non basta stendere tappeti rossi per ottenere la pace, Putin non ha nessuna intenzione di arrivare alla pace, è stato lui a cercare il conflitto ed è lui che non lo vuole terminare", ha detto a Rainews24. Aggiungendo poi: "Quello che colpisce, al di là del nulla di fatto raggiunto da Trump, è l'atteggiamento della più grande democrazia del mondo ridotta a una sorta di servilismo nei confronti di un criminale, di un dittatore accolto con applauso e tappeti rossi da Trump che, addirittura, si fa dare lezioni di democrazia da un dittatore". Secondo la vicepresidente del Parlamento Ue, i leader di Usa e Russia "giocavano per la stessa squadra, parlavano lo stesso alfabeto con l'idea di spartirsi il mondo, se l'Europa sarà capace di reagire, di provvedere alla sua difesa autonoma, questa occasione sarà utile a svegliare l'Europa. Se no sarà un altro passaggio negativo verso l'irrilevanza europea".

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