Si aspetta un vertice dei leader del centrodestra per chiudere, definitivamente, il puzzle delle candidature per le elezioni regionali che scandiranno i prossimi mesi. Perché i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Intanto in Toscana Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, coordinatore regionale di Fdi, l’uomo che per il centrodestra dovrebbe sfidare il governatore Eugenio Giani (ma ancora manca il via libera), ha rotto gli indugi presentando la sua lista civica. Si chiama “È ora”, nasce con l’intenzione di sostenere la sua corsa alla presidenza della Toscana. Impresa non facile perché si tratta di raccogliere almeno 10mila firme. Nel progetto saranno coinvolte, «persone impegnate nello sport e nel sociale, professionisti e molti medici, amministratori di territorio, persone altamente rappresentative, tra le quali anche tanti delusi del centrosinistra». Restano da chiudere, poi, le candidature nelle altre regioni. Le Marche saranno la prima regione ad affrontare le urne: le elezioni si svolgeranno il 28 e 29 settembre. Qui il centrodestra non ha problemi di scelta: sosterrà la ricandidatura del governatore uscente Francesco Acquaroli, di Fdi.
Subito dopo toccherà alla Toscana, dove si voterà il 12 e 13 ottobre. Tomasi ha incassato anche il sostegno del leader della Lega Matteo Salvini, che alla Versiliana gli ha dato il suo endorsement: «Potrebbe essere un buon governatore». Favorevole anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, secondo cui Tomasi «può attrarre voti». Resta cauta, però, Forza Italia: «La Toscana è ancora da decidere», spiegano fonti azzurre, sottolineando che non ci sono «veti» sul nome di Tomasi ma che «un accordo deve essere fatto».
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Il Movimento Cinque Stelle si è fatto avanti per le prossime Regionali. "In questi giorni ho letto alcune in...Poi c’è la Calabria, dove si vota il 5 e 6 ottobre, in seguito alle dimissioni del presidente uscente Roberto Occhiuto, decise dopo un’inchiesta che lo vede indagato per corruzione. L’esponente di Forza Italia, già impegnato in campagna elettorale, si presenterà agli elettori per un nuovo mandato, con il sostegno della coalizione di centrodestra, che sta lavorando per definire le candidature.
La Lega ha già chiuso le sue liste e dovrebbe procedere con il deposito nei prossimi giorni. Oltre alla lista di Forza Italia, è prevista anche quella di “Occhiuto presidente”, mentre è probabile la presentazione di una lista dei sindaci dei piccoli comuni calabresi. Anche Fratelli d’Italia è impegnata a chiudere le proprie liste, dove saranno confermati gli uscenti. Ancora in alto mare, invece, sono la Campania, la Puglia e il Veneto, regioni che andranno al voto sempre il prossimo autunno. In Puglia si è ancora alla ricerca di un nome. Forza Italia ha proposto il deputato Mauro D’Attis. Ma la rosa di nomi proposta dal partito azzurro (a cui spetta la Puglia nell’accordo di massima tra i partiti) prevede anche altre opzioni, come i parlamentari Andrea Caroppo e Vito De Palma.
Schlein e la trattativa di pace in Puglia
Ce la farà lo scalatore Igor Taruffi, ex assessore ai monti dell'Emilia Romagna, a salire in vetta al Tavolie...In Campania, secondo sondaggi, il centrosinistra è in vantaggio di 30 punti. Ma nell’ipotesi che si candidi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi o il viceministro degli Esteri di Fdi, Edmondo Cirielli, il divario si ridurrebbe di circa 20 punti, rendendo la sfida più equilibrata e la regione potenzialmente contendibile. Ed è spuntato anche il nome di Mara Carfagna, ora con Noi Moderati. Tutto da definire resta anche in Veneto, regione rivendicata dalla Lega. Il nome più forte è quello del giovane vicesegretario del Carroccio, Alberto Stefani. Ma Fdi vorrebbe un suo esponente. Intanto il governatore uscente, Luca Zaia, insiste per presentare una sua lista, progetto che trova l’ostilità di Fdi e Fi.