Alleanza Verdi e Sinistra vicina alla relatrice speciale Onu per i territori palestinesi Francesca Albanese? Diverse "coincidenze" farebbero pensare a prove tecniche di candidatura. Lo scrive il Secolo d'Italia. Un indizio è rappresentato dall’invito rivolto alla Albanese alla festa nazionale del partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli in programma dal 3 al 7 settembre a Roma: “Terra”. Un invito a cui la relatrice ha risposto di sì, come confermato dall’Adnkronos. La sua partecipazione all'evento è prevista nella serata di giovedì 4 settembre: una conversazione con Francesca Albanese e la presentazione del libro “Quando il mondo dorme”, con Luana Zanella e Peppe De Cristofaro.
Altro indizio, poi, riguarda sempre la giornata di giovedì, come anticipato dal Giornale: la Albanese "sarà ospite al Senato per discutere degli effetti delle sanzioni americane e israeliane nei suoi confronti: l’evento è organizzato da Beppe De Cristofaro, esponente Avs e presidente del Misto a Palazzo Madama". E se questo appuntamento fosse anche un'occasione per lanciare un sodalizio elettorale? Un po' come successo in passato con Ilaria Salis o Mimmo Lucano. Se tutto questo venisse confermato, si tratterebbe - come scritto dal quotidiano diretto da Sallusti - di "una mossa per assicurarsi i voti del mondo pro Pal (e ovviamente della galassia anti-Israele), sulla scia delle importanti onorificenze concesse da alcune importanti città italiane – tutte guidate dalla sinistra – a partire da Bari e Napoli".
Francesca Albanese? Da Ventura a Fini: le chiavi della città porano male
Le mani che si stringono e le chiavi sanciscono patti e intenti politici. Ora però l’analisi sociale e di t...Non è passato inosservato nemmeno il fatto che sinistra e Albanese abbiano reagito allo stesso modo alla possibilità che Israele blocchi la spedizione umanitaria Flotilla, partita da Barcellona con l'intento di portare aiuti alla popolazione di Gaza. La relatrice ha definito l'iniziativa della Flotilla "pienamente conforme al diritto internazionale", mentre della risposta israeliana ha detto che si tratta di "una violazione della libertà di navigazione sancita dal diritto marittimo". Un'opinione, questa, che potrebbe accomunarla a gran parte della sinistra Pro-Pal.