Una foto in cui un manifestante brucia il volto di Giorgia Meloni e quello di Netanyahu. Questo basta a Fratelli d'Italia per denunciare quanto avvenuto lunedì. Giorno in cui i manifestanti pro-Pal hanno dato il peggio di loro. A Milano la violenza ha colpito soprattutto la stazione Centrale, devastata. Ma non solo, perché in svariate città gli agenti sono stati presi di mira con sassate e lancio di oggetti.
Le manifestazioni sono avvenute in 75 città italiane. "Bloccare tutto" è stato lo slogan intonato ai cortei. Ma dalle parole i manifestanti sono subito passati alle mani: tensione in piazza Graf davanti alla Safran Microtecnica, azienda produttrice di apparecchiature militari. Là davanti è stata bruciata l'immagine della premier italiana Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La didascalia? "Bruciamo gli accordi del genocidio". Eppure l'immagine parla chiaro e si vede un ragazzo bruciare il volto del presidente del Consiglio. "Si chiedono dove sia l’odio a sinistra. Questa è la risposta. Vergogna", denuncia FdI su Facebook.
Capezzone e le violenze pro-Pal: "Michele Serra e i maranza", cosa spunta sui giornaloni
Disordini, città prese d'assalto, Milano vandalizzata, la violenza nelle manifestazioni pro-Pal. Eppure, sott...La stessa Meloni aveva definito "indegne" le immagini degli scontri tra Forze dell'ordine e manifestanti pro Palestina. "Sedicenti 'pro-Pal', sedicenti 'antifa', sedicenti 'pacifisti' che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell'ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza - ha tuonato su X -, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell'ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche".