Ogni scusa è buona per scioperare. Anche la Flotilla. "Abbiamo ritenuto necessario come Cgil, e in discussione con gli altri sindacati, di poter essere in condizione di utilizzare lo strumento più forte che hanno a disposizione i sindacati, cioè il diritto allo sciopero. Abbiamo ritenuto che di fronte al blocco, all'arresto, al sequestro, confermiamo che siamo pronti alla proclamazione tempestiva dello sciopero generale". A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in un appello che preannuncia una protesta assicurata visto che appare alquanto scontato che gli attivisti diretti a Gaza vengano quantomeno fermati.
Eppure "quel blocco - prosegue Landini - determinerebbe due questioni. La prima, un attentato alla sicurezza di chi è su quelle barche, un atto che in acque internazionali è un colpo all'ordine costituzionale fondato sulle carte dell'Onu e della convenzione di Ginevra". La seconda - insiste - "dimostrerebbe un vero e proprio atto di guerra verso chi vuole fare una missione umanitaria e politica per affermare la pace e la democrazia. La legge in presenza di queste due violazioni permette la proclamazione in modo tempestivo. E lo decideremo insieme (con le altre sigle sindacali, ndr) per mettere in campo tutto quello che è possibile in termini di mobilitazione".
I pro-Pal fermano gli aerei e rilanciano il blocco totale
Perdigiorno in presidio permanente, speriamo meno violenti dei compagni che lunedì in nome della pace in Palestin...Insomma, la soluzione di Landini e compagni è far pagare le spese ai cittadini. E proprio per evitare questo, ecco che interviene Matteo Salvini. Il leader della Lega, nonché ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, non intende cedere: "Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno 'sciopero generale improvviso'", avverte su X.