Una parabola curiosa, quella di Francesca Albanese. Già, in breve tempo assurta a nuova icona della sinistra, Pd arcicompreso, ora pare iniziata una gara a prenderne le distanze. Già, perché la relatrice all'Onu per i territori palestinesi occupati ha alzato troppo l'asticella. Al campionario di frasi difficili (eufemismo) da digerire, ha aggiunto la sconcertante piazzata con il sindaco di Reggio Emilia (in sostanza: vietato chiamare "ostaggi" gli ostaggi in mano ad Hamas dal 7 Ottobre 2023), dunque lo sfregio a Liliana Segre, derubricata a persona "poco lucida" se chiamata a parlare di Gaza.
Troppo, anche per ampie fette di una sinistra marcatamente pro-Pal. E così ecco che si arresta il diluvio di cittadinanze onorarie, ripensamenti e meritorie marce indietro. Dunque il levarsi di voci dall'ala riformista del Pd, indignata, scandalizzata da quel lisciare il pelo alla Albanese a cui, con il suo sempiterno silenzio, ha contribuito anche Elly Schlein. Insomma, a sinistra l'ennesimo capolavoro al contrario: il nuovo idolo, plasmato in fretta e furia, diventa un problema, il tutto tra le tappe forzate delle diverse elezioni regionali. Ovvio, tale confusione non aiuta. Così come non aiuta carezzare una come Francesca Albanese se si ambisce ad essere la prima forza politica nel Paese (per quanto ad oggi, per il Pd, l'obiettivo appaia lontano anni luce).
Francesca Albanese, Amato durissimo: "Dice cose infami e ancora circola"
"Dio la perdoni...". Non usa mezze misure Giuliano Amato nel trattare Francesca Albanese: l'ex premier e u...Tant'è, in questo contesto, c'è chi ancora sostiene apertamente Francesca Albanese. Ovviamente Avs, la premiata ditta Angelo Bonelli & Nicola Fratoianni, tanto che da tempo si parla di una possibile - probabile - candidatura - in sede ancora da stabilire - della relatrice specciale. Ed ecco che al coro "pro-Alb" ora si unisce anche Mimmo Lucano, non certo un insospettabile.
L'ex sindaco di Riace, ora europarlamentare, si esibisce al Foglio, a cui spiega: "Francesca Albanese candidata alle prossime elezioni sarebbe un segnale bellissimo". E ancora, per chiarire come la pensa, aggiunge: "Il genocidio s'è fermato anche grazie al coraggio dell'Italia. Voglio dire grazie al coraggio delle persone. Non dei politici".
Dunque, un grande sì all'Albanese candidata, un ingresso in campo che per certi versi ricalcherebbe quelli di Aboubakar Soumahoro prima e Ilaria Salis poi, tutte avventure politiche targate Avs (con Soumahoro ci ricordiamo come è andata a finire). D'altronde, Mimmo Lucano dice chiaro e tondo che "avrei preferito un Nobel per la Pace ad altri". A chi, per esempio? "A Francesca Albanese", ovviamente.