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Antonella Bundu fa ricorso: regionali in Toscana, terremoto rosso. Cosa sta succedendo

di Claudio Brigliadorimartedì 14 ottobre 2025
Antonella Bundu fa ricorso: regionali in Toscana, terremoto rosso. Cosa sta succedendo

2' di lettura

Si è concluso lo scrutinio delle 3.922 sezioni per le regionali in Toscana (manca il risultato di una sola sezione). Il candidato del campo largo Eugenio Giani è stato riconfermato presidente con 752.241 voti pari al 53,92%.

Il candidato del centrodetra Alessandro Tomasi ha raccolto 570.612 voti pari al 40,90%. Antonella Bundu di Toscana Rossa ha raggranellato 72.306 voti pari al 5,18%. Ed è stata proprio la candidata di Toscana Rossa, padre originario della  Sierra Leonese ed ex compagna di Piero Pelù, a stupire tutti. Il suo è stato un successo personale, una "quasi vittoria" perché la sua lista, che tiene insieme Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Possibile, ha preso meno voti di lei fermandosi al 4,5% e restando sotto la soglia di sbarramento del 5%: non avrà, dunque, rappresentanti in Consiglio regionale.

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Secondo il Corriere della Sera, però, la Bundu non si arrende e ha tutta l'intenzione di provarci fino in fondo. "Il suo stato maggiore, riunito alla casa del popolo di San Niccolò, uno degli ultimi avamposti della sinistra-sinistra del centro di Firenze, annuncia il ricorso in tribunale - scrive il Corsera -: «Nel 2020 il M5S ebbe ragione in Veneto: tanti hanno messo la X solo su Bundu e non sulla lista ma l'intenzione di voto è chiara»".

La diretta interessata, ex consigliera e candidata nel 2019 alle Comunali a Firenze, in ogni caso si dice soddisfatta: "Siamo partiti che ci attribuivano lo 0,5% e abbiamo combattuto senza essere certi di riuscire ad entrare" nel consiglio regionale. "Siamo comunque molto contenti". E alla domanda se dialogherà con il centrosinistra, Bundu risponde: "Noi dialoghiamo sempre con tutti". 

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Resta da capire, a chi abbia fregato qualche voto a sinistra. Tutti gli indizi portano al Movimento 5 Stelle, che veniva da una opposizione dura contro Giani salvo poi cambiare idea nel nome del campo largo. Molti elettori di Conte potrebbero aver deciso per un voto di protesta, anche in questo caso. I numeri lo suggeriscono. Toscana Rossa ha preso infatti più voti sia della Lega sia dei 5 Stelle, che però essendo entrambi in coalizione con Giani e con lo sfidante Tomasi hanno goduto di una soglia di sbarramento più bassa, al 3 per cento.  

Resta il problema di chi non va a votare. "Con questo astensionismo la politica ha comunque poco da festeggiare", taglia a corto la Bundu. Nel 2020 la sinistra di alternativa, con Tommaso Fattori candidato presidente, si era fermata al 2,23 per cento.