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Compagno Falchi, dove ha portato Avs al 37%: l'uomo che terrorizza il Pd

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mercoledì 15 ottobre 2025
Compagno Falchi, dove ha portato Avs al 37%: l'uomo che terrorizza il Pd

2' di lettura

Fino a qualche anno (decennio?) fa la Stalingrado d'Italia era Sesto San Giovanni, città operaia alle porte di Milano devota al Partito comunista. I tempi cambiano, anche gli equilibri politici. E così oggi il baluardo rosso è diventata un'altra Sesto, Sesto Fiorentino. La "Sestograd", appunto, nel cuore della Toscana che con l'Emilia Romagna è l'ultimo fortino della sinistra. 

Ed è qui, nella prima periferia Nord-Ovest di Firenze, che le ultime regionali hanno regalato una grossa sorpresa alle urne. Un sogno, per i progressisti e nostalgici vari. Un incubo, per tutti gli altri. C'è un uomo, anzi un compagno, che è stato in grado di guadagnare 6.700 preferenze, addirittura 9.400 in tutta la circoscrizione, e portare Alleanza Verdi e Sinistra al 37 per cento.

Numeri clamorosi, in linea con quelli del vecchio Pci. Si chiama Lorenzo Falchi, ha 45 anni, è laureato in economia aziendale e dipendente (in aspettativa) di una banca. E soprattutto è già sindaco di Sesto dal 2016. Il candidato ha strappato anche 5.282 voti nel collegio di Firenze città, tanto per gradire. Insomma, ha fatto il pieno. 

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Lo slogan del Compagno Falchi, sottolinea Repubblica, è stato "Lotta toscana": "Io non sono nessuno, il punto non è il mio ritratto con i baffi di Marx: è che c'è bisogno di scelte più radicali della media - spiega il sindaco-consigliere -. Di dirle e di provare a metterle in campo". Secondo Repubblica, lungi da essere un voto di sostegno al centrosinistra, il trionfo personale di Falchi sembra più una punizione per la deriva moderata e centrista del Pd, che non ha caso ha ricandidato il governatore uscente Eugenio Giani. Nella Piana Fiorentina, si legge, "e l'elettore vuole punire il Pd non vota a destra, lo colpisce a sinistra. E' successo nella vicina Campi Bisenzio due anni fa, l'anno scorso a Calenzano: i candidati dem erano troppo fiacchi, percepiti come governisti e basta, e allora hanno vinto sindaci à la gauche, civici di sinistra più duri e puri, meno apparato e più pirati".

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E infatti il sindaco di Sesto è visto come fumo negli occhi dai vertici dem in Toscana, a causa dei suoi no all'inceneritore e all'aeroporto di Firenze, e della sua amicizia con Tomaso Montanari, il prezzemolino tv dei salotti radical chic. Anche se qualcuno, ancora più a sinistra di lui, lo critica: "Falchi si è sempre accordato con il Pd, si dice radicale ma in realtà è il più governista di tutti". "La coerenza è provarci - si difende lui -. Anche perché in quel 38% che vota Avs a Sesto non è che ci sono solo i trinariciuti di sinistra sinistra. Il messaggio secondo me è proporre cose più radicali della media".

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