"Per me è un ritorno a casa". Tra gli ospiti più attesi di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia in corso a Roma dal 6 al 14 dicembre, c'era anche Gianfranco Fini. L'ex presidente della Camera ha accettato di partecipare a un confronto niente poco di meno con Francesco Rutelli, a più di 30 anni di distanza da quel celebre faccia a faccia valevole per l'elezione a primo cittadino della Capitale. Fini è stato travolto dall'affetto del suo popolo. Ed è stato accolto dai vari big di FdI. A cominciare da Luca Sbardella, che lo ha abbracciato dicendogli: "Si chiude un cerchio. Bentornato a casa dopo 17 anni".
Non solo Sbardella. Fini ha ricevuto tutti gli onori di casa sia da Giovanni Donzelli sia da Arianna Meloni, che lo hanno accompagnato a visitare il cosiddetto "bullometro", il muro in cui sono stati raccolti le critiche più aspre e gli insulti a Meloni. Niente fischi, solo applausi dalla platea di Atreju per l'ex leader di Alleanza nazionale. "Mi riconosco nel centrodestra di oggi, sì", ha replicato lui. "Giorgia e Arianna sanno che non chiedo e non ho chiesto nulla. Quindi posso dire serenamente che FdI ha avuto il merito di ricostruire questa comunità. Non condivido tutte le cose al cento per cento ma mi ci riconosco, l'ho votata...", ha poi aggiunto.
Atreju, Gianfranco Fini si racconta con Rutelli: "Il mio più grande errore e il merito di Meloni"
Nella corsa a sindaco di Roma del 1993 "fu determinante il sostegno entusiasmante di tanti militanti che vinsero un...Ma è solo dopo la fine del confronto tra Fini e Rutelli, che è accaduto qualcosa di singolare. Un gruppo di ammiratori dell'ex presidente della Camera, si è radunato intorno a Francesco Storace. E al giornalista è stato chiesto se l'ex leader di An si candiderà a sindaco di Roma. "Una mia idea ce l'ho - ha risposto l'ex portavoce -. In fondo è uno di destra che avrebbe anche voti di sinistra, no?". "Seeee", ha replicato un passante cogliendo probabilmente il riferimento al Quirinale. E, come sottolinea il Corriere della Sera, forse ha ragione lui.




