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Antonio Decaro, l'ultimo disastro del centrosinistra: perché non riesce a formare la giunta

domenica 21 dicembre 2025
Antonio Decaro, l'ultimo disastro del centrosinistra: perché non riesce a formare la giunta

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 Mentre il Veneto targato Alberto Stefani ha già cominciato a lavorare e Roberto Fico spera di chiudere la composizione della sua giunta prima del nuovo anno, in Puglia è ancora tutto fermo. A mettere i bastoni tra le ruote ad Antonio Decaro sono sia la legge regionale che impone 8 assessori su 10 scelti tra i consiglieri eletti, sia le rispettive rivendicazioni dei partiti.

Il Pd, forte del suo 26%, reclama infatti almeno la metà della giunta; a pagarne le spese potrebbe essere Avs che, non riuscendo a entrare in Consiglio regionale, ora vede allontanarsi anche la possibilità di ottenere un posto per Nichi Vendola. Ma tutto è ancora bloccato dalla mancata proclamazione degli eletti che sembrerebbe slittare al nuovo anno. E, senza questa, non può arrivare la contestuale nomina degli otto assessori politici. A Bari sono in alto mare...

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Decaro non è l'unico "inguaiato" nel centrosinistra. Cambiano i temi e i protagonisti, ma anche il grillino Roberto Fico ha gli stessi problemi in Campania, dove la giunta non verrà varata entro il 2025, a meno di accelerazioni miracolose, e non è detto nemmeno che la regione riuscirà ad avere un governo entro l'Epifania.

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Il neo-governatore infatti deve fare i conti con una maggioranza frastagliata, composta da 8 partiti in lite per accaparrarsi una delle 10 poltrone disponibili. Questione di equilibri politici (Pd primo partito con il 18,4%, 5 Stelle secondi con il 9,1%) e di rapporti personali. Pesa sempre, infatti, l'eredità del governatore uscente Vincenzo De Luca, leader della lista "A testa alta" nonché padre del segretario regionale dem, Piero. Con l’8,3% non si accontenterà di un solo assessore, finendo così al livello di un Clemente Mastella (che si è fermato al 3,6%) o di un Avs (4,6%) qualsiasi.