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Così il fisco spierà i conti correnti

Dall'1 gennaio la manovra dà potere all'Erario di avere tutte le informazioni sugli estratti conto degli italiani. Addio privacy

Giulio Bucchi
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Il Grande Fratello fiscale è arrivato. L'articolo 11 della manovra (leggi alla voce lotta all'evasione fiscale) prevede che tutti i movimenti su risparmi e portafogli dall'1 gennaio 2012 verranno letti dal Fisco. Dal 2005, l'Anagrafe dei conti correnti aveva nel proprio database soltanto il numero, non l'entità. Tra un mese, addio definitivo alla privacy bancaria, anche in assenza di sospetti di evasione fiscale o di indagine finanziaria. Si apre dunque la possibilità per il Fisco di elaborare "liste di sospetti". Le liste nere dovranno essere fornite dagli stessi operatori finanziari: rendiconto annuale, conto di deposito, portafoglio dei titoli, carte di credito, tutto finirà nelle mani degli "investigatori" del Fisco. Un miliardo di informazioni (tanti sono i rapporti gestiti dall'Anagrafe dei conti), 1.250 miliardi di euro il patrimonio degli italiani sui conti correnti. In ballo, ci sono tanti soldi: dal prossimo 1 gennaio, scatterà l'aliquota del 20% sui conti correnti. Un bottino non da poco, sul cui altare verrà immolato il segreto bancario.

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