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Fabio Rampelli umilia il dem Scotto: "Lezioncina da prof che rosica"

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Volano stracci sul salario minimo e la tassa sugli extraprofitti delle banche. Terreno dello scontro Agorà, il programma in onda su Rai 3. Qui la puntata si apre sulla notizia del giorno: l'incontro tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni. Ecco allora che il deputato del Pd Arturo Scotto del Pd si intromette in tempo record mentre Fabio Rampelli spiega i nuovi provvedimenti del governo per la redistribuzione economica, suscitando il "consiglio non richiesto" del dem. "Evitate di dire cose non vere, i soldi che si ricaveranno dalla tassazione alle banche non li potrete mettere sul cuneo fiscale né sulla detassazione perché sono una tantum. Dovrete trovare 10-13 miliardi, ci vediamo tra qualche settimana", commenta Scotto mentre l'esponente di Fratelli d'Italia non rimane a guardare.

"Meraviglioso, sono quasi emozionato dal ricevere sempre queste dotte lezioni da chi ha avuto la possibilità direttamente o indirettamente di governare l'Italia per dieci, undici anni senza fare niente. A Roma si dice: è probabile che rosicano...". E ancora: "Quello che sta facendo questo governo per le fasce più deboli non lo ha fatto nessuno, né Conte né il Pd, capisco che è come versare del sale su una ferita ma questa è la realtà".

Da qui la frecciata diretta a Scotto: "Non ti preoccupare, sappiamo fare il nostro mestiere, quando sarà il tuo turno non commettere gli errori che avete già fatto in questi dieci anni in cui sono stati portati alla fame i salari. Questa è la storia, il resto è noia".  Scotto ribatte che quella di Rampelli è solo "propaganda", ma il meloniano non ci sta: "All'ennesima lezioncina da professorini ho reagito, ma se siete così bravi perché quello che dite non lo avete messe in pratica con atti di governo?".

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